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In arrivo lo sponsor per i restauri

Arriverà entro fine settembre il decreto del ministero dei Beni culturali con le norme tecniche e le linee guida per poter rendere pienamente operativa la nuova disciplina sulle sponsorizzazioni dei restauri contenuta nel decreto semplifica-Italia.
Priorità immediate
Il provvedimento attuativo, atteso per il 10 aprile, conterrà anche le indicazioni alle soprintendenze su quali spazi (e di che dimensioni) concedere nell’area del cantiere allo sponsor per potersi fare pubblicità.
La necessità di regolamentare in maniera più precisa la materia è nata dopo il caso-Colosseo, con l’intervento dell’imprenditore Diego Della Valle, il quale ha contribuito con 25 milioni di euro al restauro dell’anfiteatro. L’operazione ha, infatti, avuto uno strascico di polemiche, con ricorsi al Tar e pareri contrastanti dell’Antitrust e dell’Autorità sugli appalti, tanto da indurre il ministero a inserire una norma ad hoc nel codice dei contratti pubblici. La questione della sponsorizzazione dei lavori sui monumenti è ritornata di attualità in questi giorni, con il restauro della Fontana di Trevi e la necessità per il comune di Roma di reperire risorse private per portarlo a termine.
Prossimo al traguardo è anche il riordino delle fondazioni lirico-sinfoniche. L’operazione, messa a punto per far fronte al profondo rosso dei bilanci di gran parte degli enti, è partita nel 2010 e si sarebbe dovuta concludere a fine 2011, ma è stato concesso un altro anno per completarla.
Priorità a medio termine
Hanno, invece, più tempo per essere messi a punto gli altri provvedimenti attuativi. A febbraio dovrà vedere la luce il decreto che amplia l’elenco degli interventi di lieve entità da realizzare nelle zone sottoposte a tutela paesaggistica, interventi per i quali sono previste procedure più snelle. Già nel 2010 i Beni culturali avevano individuato 39 tipologie di lavori da poter effettuare nelle zone protette usufruendo di una corsia autorizzativa più rapida. La commissione che deve mettere mano al nuovo decreto si è insediata e si riunirà per la prima volta il prossimo mese. Il tema è, però, assai delicato ed è difficile pensare che i tempi imposti dal legislatore del semplifica-Italia saranno rispettati.
Nel 2013, poi, dovrà nascere la fondazione della Grande Brera, ente di diritto privato che avrà l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione della pinacoteca. Lo statuto deve ancora essere definito, ma già sono nate le polemiche sul coinvolgimento dei privati e il loro possibile monopolio a danno dello Stato.
Si dovranno, invece, aspettare due anni per scrivere la parola fine alla vicenda Arcus, la discussa Spa che ha potuto finora impiegare una percentuale del fondo per le infrastrutture per interventi in campo culturale. Interventi spesso dettati da logiche politico-clientelari. Il decreto sulla spending review ha previsto che venga nominato un commissario liquidatore che dovrà chiudere la società entro il 2014.


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