Esistono i presupposti costituzionali per l’impugnativa dell’lmu (sia come imposta in relazione ai servizi apprestati dai Comuni sia perché indetraibile), per l’impugnativa della maggiorazione istituita per l’ex Tarsu (in relazione a servizi indivisibili e che come tali non possono essere posti a carico di una sola categoria), per l’impugnativa – ancora – della riduzione della quota forfettaria dei canoni a titolo di spese dal 15 al 5% (ciò che si risolve in una tassazione delle spese, che sono ben più del 5%, com’è noto). È la conclusione alla quale siamo giunti a un Convegno sull’argomento che abbiamo tenuto a Cortina fra esperti costituzionali e tributaristi del ramo. Se non si provvede a correggere sollecitamente i vizi costituzionali denunciati, Confedilizia avvierà in autonomia le procedure per giungere al giudizio avanti la Corte costituzionale.
Una riunione dei legali Confedilizia al proposito è già stata indetta dalla segreteria generale a Roma, per il mese di ottobre.