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Decreto Balduzzi, salta pure la tassa sui superalcolici

Dopo lo stop alla tassa sulle bibite (si veda ItaliaOggi di sabato scorso) è saltata anche la tassa sui superalcolici. Il decreto Salute, che oggi sbarca sul tavolo del consiglio dei ministri, ha subito ieri, in sede di preconsiglio, anche lo stralcio del balzello ipotizzato per liquori e affini. La matita rossa dei tecnici legislativi ha salvato le bevande di ogni genere da prelievi fiscali aggiuntivi. Inizialmente la tassa sulla salute, ipotizzata dai tecnici del ministro Renato Balduzzi, colpiva tutte le bevande con aggiunta di zuccheri; dunque, oltre alle bollicine venivano tassati anche i succhi di frutta. Giovedì scorso, in una riunione ristretta tra i tecnici ministeriali dell’economia e della salute si decise di cancellare le ipotesi di tassazione su succhi e bibite, lasciando nel corpo del decreto invece la tassa sui superalcolici. Ieri, in preconsiglio è stata stralciata ogni forma di imposizione. Ma, al suo posto per i succhi è stato introdotto un obbligo, che la bozza di decreto disciplina così: «A decorrere dal 1° gennaio 2013 le bevande analcoliche di cui all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1958, n.719, devono essere preparate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20 per cento». Soddisfatta la Coldiretti, che avverte: «Consumare più frutta significa ridurre le malattie collegate direttamente all’obesità che sono responsabili del 7% dei costi sanitari dell’Unione europea; questo perché l’aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro». Il provvedimento, secondo palazzo Rospigliosi, «manda in soffitta la legge nazionale ormai datata (legge n. 286/1961) per la quale le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse contengano appena il 12% di succo di agrumi, spesso all’insaputa dei consumatori». Coldiretti calcola anche l’impatto economico della norma. L’aumento della percentuale del contenuto minimo di frutta al 20% corrisponde all’utilizzo di 200 mln di chili in più di arance all’anno. Sui giochi, potrebbero uscire le misure sul gaming, in particolare l’inserimento della ludopatia nei livelli essenziali di assistenza e il divieto di installazione delle slot a meno di 500 metri dai luoghi sensibili.


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