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Pronto il «visto unico ambientale» per le Pmi
Il regolamento venerdì in Cdm. Una sola autorizzazione dallo Sportello unico al posto dei 7-8 adempimenti attuali

Con un solo mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia, venerdì arriva in Consiglio dei ministri il regolamento per l’autorizzazione unica ambientale per le Pmi. Il testo del Dpr, che darà attuazione all’articolo 23 del Dl n.5/2012 del 9 febbraio introducendo una semplificazione amministrativa del valore di circa 1,3 miliardi l’anno, ieri ha infatti superato il vaglio del preconsiglio.
Con provvedimento snello (11 articoli appena) si consente alle Pmi di fare richiesta allo Sportello unico per le imprese (Suap) di un solo “visto ambientale” al posto degli almeno sette o otto “titoli abilitativi” attualmente rilasciati da amministrazioni diverse in materia di scarichi, utilizzo delle acque o dei fanghi di lavorazione per l’attività agricola, le emissioni inquinanti o l’impatto acustico. Lo Sportello unico svolgerà un ruolo di coordinamento tra le diverse amministrazioni cui è richiesto il rilascio delle diverse autorizzazioni e la nuova procedura semplificata prevede il rilascio della autorizzazione unica ambientale entro 90 giorni dalla sua richiesta. La nuova autorizzazione unica ambientale per le Pmi avrà una durata di 15 anni e potrà essere richiesta quando arrivano a scadenza almeno due dei “titoli abilitativi” già in possesso dell’impresa con un procedimento rispettoso del principio di proporzionalità a seconda del settore di attività e la dimensione dell’azienda che ne ha fatto richiesta. Naturalmente non mancheranno i controlli sulle attività a maggiore impatto ambientale, come nel caso delle autorizzazioni degli scarichi contenenti sostanze pericolose, per i quali è previsto un obbligo di controllo ogni quattro anni.
La semplificazione è ancora più efficace al momento del rinnovo dell’autorizzazione ambientale, da richiedere sei mesi prima della scadenza, soprattutto nei casi in cui non si siano verificate modifiche dell’attività d’impresa. Anche in questo caso sono previste procedure più complesse per impianti che producono scarichi pericolosi o emissioni nocive. È previsto uno stretto monitoraggio sul rilascio delle autorizzazioni uniche ambientali con verifiche annuali che vedranno coinvolte anche le associazioni d’impresa.
Il testo del Dpr è stato messo a punto nel corso dell’estate dai tecnici dell’Unità per la Semplificazione amministrativa in coordinamento con i colleghi dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Dopo il primo via libera in Consiglio dei ministri, atteso per venerdì se non arriveranno nuovi stop, il testo dovrà superare l’esame della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari competenti.

IN CIFRE
1,3 miliardi
Il risparmio annuo
La stima del costo annuale per le autorizzazioni ambientali che grava sulle Pmi. Attualmente i titoli abilitativi necessari , rilasciati da amministrazioni diverse, sono almeno sette-otto
15 anni
La validità
Tanto durerà l’autorizzazione unica ambientale che potrà essere richiesta allo Suap quando arrivano a scadenza almeno due dei titoli abilitativi già in possesso dell’impresa


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