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Riscossione, la corsa entra nel vivo
Enti locali. Al via la valutazione dei partner per il soggetto «progettato» dall'Anci: la partita coinvolge sei società

Almeno sei concorrenti, raggruppati in alleanze temporanee, si sono presentati ai nastri di partenza nella selezione lanciata dall’Associazione dei Comuni per trovare il partner operativo con cui lanciarsi nel campo della riscossione dei tributi locali lasciato libero dall’addio di Equitalia dal 1° gennaio prossimo.
I termini per chiedere di partecipare alla corsa sono scaduti ieri a mezzogiorno: l’Anci, in attesa di riunire la commissione e mettere mano alle carte per la verifica dei requisiti sulle società con cui far partire AnciRiscossioni, non ha diffuso informazioni, ma a quanto risulta al Sole 24 Ore a fronteggiarsi ci sono almeno due associazioni temporanee d’impresa più qualche altro operatore. Come nelle previsioni, in campo è entrata poste italiane, con la controllata Poste e Tributi, che ha presentato la propria proposta in alleanza con Engineering Tributi, la società di Engineering ingegneria informatica già attiva nella riscossione locale. Un’altra alleanza temporanea dovrebbe essere rappresentata dalla padovana Abaco con la casertana Publiservizi e la romana I.C.A. Tributi. Alla selezione parteciperebbe anche Aipa (Agenzia italiana per le Pubbliche amministrazioni Spa), nata a Milano negli anni ’20 e ora specializzata soprattutto nella creazione e gestione delle banche dati. Il versante informatico è naturalmente il terreno d’elezione anche per Engineering, che si è alleata a Poste e Tributi sul fronte operativo in un’Ati su cui sembrano catalizzarsi molte attenzioni: Poste, tra l’altro, già nei mesi scorsi aveva mostrato il proprio interesse crescente nel ramo della fiscalità locale siglando protocolli d’intesa con alcune Anci regionali.
L’esame delle domande, almeno nelle intenzioni dell’Anci, dovrebbe bruciare il più possibile le tappe, perché i tempi sono stretti: le prossime saranno settimane cruciali per le gare che la stragrande maggioranza dei 6.100 Comuni serviti per la riscossione coattiva e spontanea da Equitalia dovranno lanciare alla ricerca del nuovo partner.
Le alternative, infatti, non sono molte: c’è la reinternalizzazione del servizio, come ha fatto parzialmente Milano (e come ha fatto Livorno, preparandosi però con largo anticipo), ostacolata nella maggioranza dei casi dai vincoli alle assunzioni e dalla difficoltà di ricostruire in fretta le competenze necessarie per una partita delicata come quella tributaria. Per gli altri, c’è la via maestra della gara e, dopo la “sospensione” di questi mesi in attesa che il quadro si chiarisse, i bandi si moltiplicheranno tra ottobre e novembre, per essere operativi a regime dal 1° gennaio.
È sulla prossima ondata di gare dei Comuni, del resto, che si concentrano le attese di quasi tutte le società iscritte all’albo nazionale, che nell’AnciRiscossioni avranno un nuovo concorrente. La società targata Anci, infatti, dovrà partecipare alle selezioni, e nella strategia dell’Associazione sarà inizialmente la cessione del marchio a garantire un “valore aggiunto” nelle varie procedure a evidenza pubblica. Solo in un secondo tempo, AnciRiscossioni potrebbe entrare più direttamente sul terreno di gioco, attraverso l’iscrizione all’Albo per la quale però occorrerà prima di tutto raccogliere il capitale sociale (fino a 10 milioni).
Il gioco delle gare può essere dribblato solo dagli enti che, grazie anche agli ultimi colpi assestati dalla Consulta alle liberalizzazioni, potranno continuare a contare sull’affidamento in house a realtà interamente pubbliche. È il caso di alcune grandi città, che negli anni passati hanno costruito società specializzate nella riscossione, come accaduto a Torino con Soris e a Roma, con Risorse per Roma poi trasformata in AequaRoma, che fin qui però è sempre stata affiancata da Equitalia. Una declinazione diversa dello stesso approccio è quello della Provincia di Trento, che con una serie di enti del territorio ha costituito nel 2006 Trentino Riscossioni e con la recente adesione del capoluogo diventa in pratica la «nuova Equitalia» della propria zona.

La situazione

01 | LA SELEZIONE
L’Associazione dei Comuni ha lanciato un bando per la ricerca del socio operativo di AnciRiscossioni, la società che dovrà partecipare alle gare dei Comuni per l’affidamento del servizio entrate

02 | IN CORSA
Nei prossimi giorni saranno diffuse le informazioni sui partecipanti al bando, che scadeva ieri. Secondo i primi dati, comunque, alla corsa partecipano almeno due associazioni temporanee d’impresa (Ati: la prima è rappresentata da Poste e Tributi ed Engineering Tributi, la seconda da Ica, Abaco e Publiservizi) più altri concorrenti come Aipa (Agenzia italiana per Pubbliche amministrazioni Spa)

03 | I RUOLI
Nella prima fase, AnciRiscossioni fornisce in esclusiva triennale al partner il proprio marchio per partecipare alla gara (in cambio, è previsto un canone minimo annuale da 50mila euro). In un secondo tempo, AnciRiscossioni potrebbe entrare direttamente nel campo attraverso l’iscrizione all’albo delle società di riscossione, ottenendo in quel caso l’utilizzo in esclusiva della struttura operativa del soci

173
I soggetti in campo

L’Albo delle società di riscossione è formato da 173 posizioni.
In realtà, tenendo conto dei posti liberati da società decadute e da quelli di Equitalia, i concorrenti alla riscossione locale sono meno

6.100
La platea

Sono i Comuni serviti da Equitalia per la riscossione coattiva e quella spontanea. Il solo campo della riscossione coattiva vale un miliardo all’anno in termini di incassi e il doppio in accertamenti


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