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Appalti, in fumo 85 milioni di euro
Oice: crollo del 54% del valore delle gare

Crollo del 54% del valore delle gare per servizi di ingegneria e architettura a luglio e agosto, rispetto al 2011, con una perdita secca di 85 milioni in due mesi; in aumento le gare miste (appalti integrati) di circa il 27% sempre in valore. Lo rileva l’Osservatorio Oice-Informatel relativo al bimestre luglio-agosto 2012 che registra la peggiore performance degli ultimi anni.
Preoccupato per il futuro Luigi Iperti, vicepresidente vicario Oice: «Nei mesi estivi continua la frana del mercato, segno evidente della forte recessione che sta attraversando il paese, ma l’esigenza di tenere sotto controllo il bilancio dello stato non deve portare all’estinzione di tutto un settore importante per l’economia italiana. C’è l’assoluto bisogno che l’amministrazione riprenda gli investimenti, in funzione antirecessiva, per la realizzazione delle opere pubbliche di cui l’Italia ha urgente necessità. Prima di questo, però, occorre risolvere al più presto, al di là dei tanti annunci di questi ultimi mesi, il drammatico problema dei ritardati pagamenti. Non è più tollerabile, se è vero che viviamo in un paese civile, che perduri questa situazione che vede le nostre società attendere anche anni prima di ottenere quanto dovuto. Non si può chiedere all’ingegneria e all’architettura», ha continuato il vicepresidente, «di finanziare le amministrazioni italiane perché qui ne va della sopravvivenza di strutture che, se non cambiano rapidamente le cose, rischiano di chiudere a breve con le ripercussioni che tutti possono immaginare. Il rischio è che, fra abrogazione delle tariffe e regole incerte sui corrispettivi, nei mesi prossimi proliferino gli affidamenti diretti sotto i 40 mila euro e le gare informali sotto i 100 mila euro. Il corrispettivo», ha concluso Luigi Iperti, «dovrebbe essere equo per potere soddisfare i livelli qualitativi previsti dalle norme, per garantire la durabilità delle opere e i profili di sicurezza. Difficile che con ribassi spesso anche del 70% ciò possa avvenire».
Tornando ai dati si registra un -54,6% rispetto al valore messo in gara negli stessi due mesi del 2011: in termini assoluti nel bimestre luglio-agosto si sono persi 86,4 milioni di euro. Il peggiore dato si è registrato a luglio, quando si era chiuso con un pesante -73,8% rispetto allo stesso mese del 2011. Agosto è meno disastroso ma si tratta sempre di un -17,4% rispetto ad agosto 2011. Rispetto allo stesso mese, il numero delle gare scende del 16,6% (-23,1% sopra soglia e -15,6% sotto soglia) e il loro valore scende, come detto, del 17,4% (-2,6% sopra soglia e +16,8% sotto soglia). Anche il confronto in valore tra i primi otto mesi del 2011 e del 2012 è negativo: nel periodo gennaio-agosto risultano bandite 2.454 gare per un importo complessivo di 324,1 milioni di euro che, rispetto allo stesso periodo del 2011, scendono del 10,3% nel numero (-36,3% sopra soglia e -6,9% sotto soglia) e calano del 19,2% nel valore (-23,5% sopra soglia e -6,3% sotto soglia).
Nonostante i risultati del mercato dell’ingegneria pura, è in crescita l’andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nei primi otto mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il valore messo in gara sale del 27,8%.


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