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Parte la corsa a 11.542 posti
I risultati prima dell'estate, poi un nuovo bando per 5mila docenti

Inserire negli organici dei docenti oltre 11.500 volti nuovi. E, se possibile, più giovani e al passo con i tempi. È il fine dichiarato del concorso a cattedra messo a punto dal ministro Francesco Profumo, che arriva a 13 anni di distanza dall’ultimo bando. Ma anche i precari storici avranno la loro “scialuppa di salvataggio”. I posti banditi serviranno infatti a coprire solo metà del fabbisogno prodotto dai pensionamenti e dal normale turn over nella scuola. L’altro 50% verrà infatti coperto attingendo dalle graduatorie a esaurimento.
Nelle intenzioni del responsabile dell’Istruzione le selezioni per gli 11.542 nuovi docenti negli istituti di ogni ordine e grado – che partiranno ufficialmente il 6 ottobre quando sul sito del Miur potranno essere inoltrate le domande – dovranno concludersi prima dell’estate prossima. Così da rendere possibile l’ingresso in servizio dei primi 7.351 vincitori già per l’anno scolastico 2013/2014. Poi, nell’anno scolastico 2014-2015, toccherà ai restanti 4.191.
Nel frattempo il ministro Profumo conta di bandire un’altra selezione da 5mila posti entro il 2013 per il personale che salirà in cattedra nell’anno scolastico 2015/2016. E proseguire poi con altre assunzioni di questo tipo con cadenza biennale. Nel lungo periodo il suo obiettivo è quello di accedere all’insegnamento solo attraverso i concorsi e non più tramite le graduatorie. Una soluzione che non piace però ad alcuni sindacati (in testa la Flc Cgil) e alla galassia degli insegnanti precari che sabato scorso hanno manifestato a Roma contro il « «concorso-truffa». Perplessità condivise in parte anche dal Consiglio nazionale della Pubblica istruzione (Cnpi) nonostante il parere positivo dato ieri sul bando.


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