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Project financing defiscalizzato
DECRETO CRESCITA/ Misura per le opere da realizzare e per quelle già programmate

Defiscalizzazione per le nuove opere da realizzare in finanza di progetto di valore superiore a 500 milioni e per le opere già programmate, in corso di realizzazione o in gestione, se il piano economico-finanziario non è in equilibrio; 400 milioni per i pagamenti dei debiti Anas per appalti di lavori e forniture; attribuzione delle funzioni dalla soppressa Agenzia stare e autostrade al ministero delle infrastrutture; previste risorse per i comuni attraversati dalla Livorno – Civitavecchia. È quanto prevede per le infrastrutture la bozza di decreto-legge sulla crescita approvato ieri in consiglio dei ministri.

Defiscalizzazione per infrastrutture in finanza di progetto. Il decreto legge da il via libera alla defiscalizzazione, a favore del soggetto realizzatore in partenariato pubblico privato di nuove opere pubbliche infrastrutturali di importo superiore a 500 milioni di euro per le quali non siano previsti contributi pubblici a fondo perduto e per le quali sia certa la non sostenibilità del piano economico finanziario. Si tratta di un credito di imposta a valere sull’Ires e sull’Irap direttamente generate dalla costruzione e gestione dell’opera, nel limite del 50% del costo dell’investimento, che dovrebbe consentire il riequilibrio del Pef. Sarà possibile utilizzare questa misura sia per la fase della costruzione dell’opera, sia in alcun casi, anche per la gestione dell’opera stessa. Il credito di imposta è posto a base di gara per l’individuazione dell’affidatario del contratto di partenariato pubblico privato e successivamente riportate nel contratto. L’ammissibilità dei benefici richiesti avviene a valle della verifica da parte del Cipe – su proposta del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze. La valutazione riguarda la capacità dei piani economico – finanziari, proprio per effetto del credito di imposta, di conseguire, anche attraverso il mercato, la sostenibilità necessaria per la realizzabilità degli obiettivi programmati. La defiscalizzazione sarà possibile anche per le opere già affidate già programmate, affidate o in corso di affidamento, il cui piano economico finanziario non sia più in equilibrio. Il governo stima che la misura possa interessare la Brebemi, la Pedemontana lombarda e veneta, l’Autostrada tirrenica, il Porto di Ancona e la Strada dei parchi.

Pagamenti appalti Anas. Il decreto legge affronta il tema, più volte denunciato in queste ultime settimane anche dall’Ance, delle difficoltà finanziarie di Anas, soprattutto per quel che concerne l’esposizione debitoria nei confronti delle imprese. Si interviene consentendo di utilizzare, in via transitoria e a titolo di anticipazione, 400 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo centrale di garanzia per provvedere al pagamento di lavori e forniture già eseguite. In un’altra norma si fa anche in modo che siano destinate a Anas altri 100 milioni per le esigenze relative ai contratti di programma 2010 e 2011, nelle more del completamento delle procedure contabili.

Funzioni della soppressa Agenzia nazionale strade e autostrade. Il decreto legge si occupa anche di risolvere il problema delle attribuzioni di funzioni che erano state affidate all’Agenzia strade e autostrade che, dal 30 settembre 2012, è soppressa ex lege a causa della mancata nomina dei commissari. Scaduto il termine occorreva quindi consentire l’effettiva operatività del trasferimento delle funzioni di concedente della rete stradale e autostradale di interesse nazionale da parte di Anas, prevedendo che unitamente alle predette funzioni transitino nell’amministrazione (ministero delle infrastrutture), oltre alle risorse strumentali, umane e finanziarie relative a Ivca (struttura di Anas deputata a compiti di ispezione e vigilanza sulle concessionarie autostradali), anche le risorse delle strutture di Anas attualmente impiegate nelle funzioni proprie del concedente che consistono in compiti e attività ulteriori rispetto a quelli di vigilanza. Si tratta, fra le altre, delle funzioni concernenti la selezione dei concessionari, l’approvazione dei progetti relativi ai lavori inerenti la rete stradale ed autostradale di interesse nazionale, la proposta di programmazione del progressivo miglioramento e adeguamento della rete delle strade e delle autostrade statali; le proposte sulla regolazioni e variazioni tariffarie per le concessioni autostradali.

Autostrada Livorno-Civitavecchia. Al fine di reperire risorse da destinare ai comuni che verranno attraversati dalla nuova infrastruttura autostradale in corso di progettazione di realizzazione (per agevolazioni tariffarie ai residenti), il decreto-legge stabilisce che per i primi dieci anni di gestione della nuova tratta Cecina – Civitavecchia si proceda a un trasferimento alla Regione Toscana di una quota fino al 75% del canone annuo versato dal concessionario (pari al 2,4% dei proventi netti da pedaggio). Dovrebbe trattarsi di circa 15 milioni l’anno per dieci anni dal momento che il piano economico finanziario stima proventi per 20 milioni annui.


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