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Zone franche urbane, agevolazioni ed esenzioni dall'Imu

Per le piccole e medie imprese ricomprese nelle zone franche urbane c’è l’esenzione Imu. È una delle misure inserite nel decreto crescita approvato ieri dal consiglio dei ministri.
La misura prevede, inoltre, la riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013. Le forme di finanziamento sono indirizzate (come previsto dalla Finanziaria 2007) all’esenzione dalle imposte sui redditi per i primi cinque periodi di imposta e all’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, per i primi cinque anni di attività, nei limiti di un massimale di retribuzione definito con decreto del ministro del lavoro e della previdenza sociale, solo in caso di contratti a tempo indeterminato.
Le misure sono rivolte alle imprese di micro e piccola dimensione entro le zone franche urbane individuate dalla delibera Cipe (comitato interministeriale della programmazione economica) del 2008. Agevolazioni dunque che ricomprendono le zone censuarie di Catania, Torre Annunziata, Napoli, Taranto, Cagliari, Gela, Mondragone Andria, Crotone, Erice, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Rossano, Lecce, Lamezia Terme, Campobasso, Velletri, Sora, Pescara, Ventimiglia, Massa-Carrara, Matera.
La norma prevede operando un aggiornamento con la precedente normativa un’esenzione dell’Imu per le imprese che si ritrovano nelle zone franche urbane e che rispettano i parametri dimensionali previsti dalla normativa.
Frodi assicurative: Nel decreto si affida ad una struttura interna dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) della prevenzione amministrativa delle frodi nel settore delle assicurazioni della Rca. Gestione di un’unica banca dati attraverso cui sarà più facile individuare anomalie e frodi. L’Ivass potrà segnalare tali anomalie alle Autorità giudiziarie. Inoltre è prevista l’abolizione delle clausole di tacito rinnovo eventualmente previste dai contratti, l’introduzione del contratto base di Rc Auto che tutte le compagnie sono tenute a offrire in regime di piena libertà tariffaria, la creazione di un’area riservata su tutti i siti internet per garantire una corretta ed aggiornata informativa online. La possibilità di collaborare tra intermediari per favorire la concorrenza e infine il ripristino del termine di 10 anni per la prescrizione delle polizze vita «dormienti».


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