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Ponte sullo Stretto, stop definitivo
Infrastrutture. Stanziati 300 milioni di penali

Arrivo lo stop definitivo al progetto del ponte sullo stretto di Messina. E il Governo è costretto a mettere mano al portafogli, con uno stanziamento di 300 milioni per il 2013, per pagare le penalità contrattuali previste per la mancata realizzazione degli interventi . «Al Fondo per lo sviluppo e la coesione – si legge nella bozza del Ddl stabilità – è assegnata una dotazione finanziaria aggiuntiva di 300 milioni per l’anno 2013 per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di entrata in vigore della presente legge». Una formula, questa, per dire che si devono pagare le penali al general contractor guidato da Impregilo. Una via, praticamente obbligata, se si vuole evitare di ricorrere a un difficile contenzioso che scatterebbe sicuramente.
L’intenzione del Governo di chiudere la partita sul progetto del ponte sullo stretto di Messina era già trapelata e confermata nei giorni scorsi dal ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera, che aveva annunciato l’arrivo di una parola definitiva. Che puntualmente è spuntata sul testo della legge di stabilità. Una decisione, questa, subito bocciata dall’ex ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli – ora senatore del Pdl – che ieri ha parlato di «errore gravissimo».
Sempre sul fronte infrastrutture la bozza di legge di stabilità prevede anche gli stanziamenti per la Tav e il Mose: sul piatto rispettivamente 790 milioni e 1,2 miliardi. Per quanto riguarda la realizzazione della tratta ad alta velocità ferroviaria della Torino-Lione il Ddl, ieri all’esame del Consiglio dei ministri, prevede che «per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è autorizzata la spesa di 160 milioni di euro per l’anno 2013, di 100 milioni di euro per l’anno 2014 e di 530 milioni di euro per l’anno 2015».
Per la prosecuzione della realizzazione del Mose – il sistema di dighe mobili per arginare il fenomeno dell’acqua alta a Venezia – la legge di stabilità autorizza, invece, la spesa di «50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016».


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