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Debiti Pa: in arrivo un decreto «soft»
Il nodo dei tempi di pagamento. Il testo vedrà la luce entro i primi di novembre e senza passare per le Camere

Sarà un decreto legislativo “leggero” che vedrà la luce entro i primi giorni di novembre a sciogliere il nodo dei tempi di pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, oltre a quelli tra imprese. L’obiettivo – come confermato anche ieri dal ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, durante la convention del gruppo cooperativo Cgm a Mantova – è quello di «rispettare la scadenza del 15 novembre». Una data stabilita dalla legge sullo statuto di impresa (la 180/2011) che oltre a prevedere la delega ad hoc per il Governo anticipa di quattro mesi – a metà novembre appunto – l’introduzione delle regole europee sui tempi massimi per saldare le fatture che secondo la direttiva Ue 2011/7 vanno recepite al più tardi entro il 16 marzo 2013.
Il Governo, dopo aver tentato di inserire i nuovi paletti sul saldo delle fatture (in particolare 30 giorni per la Pa con deroghe a 60 giorni) nella bozza del Ddl stabilità, ha deciso dunque di tornare sui suoi passi. Nel comunicato stampa finale di martedì notte Palazzo Chigi ha infatti deciso di non intervenire più con la legge di stabilità, confermando la «volontà di esercitare la delega conferita dal Parlamento al Governo nell’ambito della legge dello statuto dell’impresa». Un modo, questo, per velocizzare una partita che da tempo viene rinviata e che sta molto a cuore alle imprese soffocate dalla crisi di liquidità.
Il decreto, a cui stanno lavorando quattro ministeri (Politiche comunitarie, Economia, Giustizia e Sviluppo economico) dovrebbe essere pronto entro fine ottobre in modo da andare in «Gazzetta» rapidamente, senza passare per i pareri delle commissioni parlamentari. I nuovi paletti europei fissano a 30 giorni il termine ordinario che la Pa deve rispettare per pagare. Anche se ci saranno delle deroghe: in particolare per asl, ospedali e imprese pubbliche che possono portare a 60 giorni il termine massimo. Un tetto a cui possono arrivare anche i pagamenti tra imprese e che potrà essere superato nel caso ci sia accordo tra le parti. Il Dlgs dovrà anche disciplinare il ricorso agli interessi di mora e gli indennizzi per i costi di recupero del credito.
Quella dei ritardi nei pagamenti è da sempre un’emergenza, come sa anche l’Esecutivo. L’indebitamento commerciale delle Pa a fine 2011, secondo le ultime stime della Banca d’Italia, è pari al 5% del Pil (circa 80 miliardi). Anche se il Tesoro parla di una cifra più bassa. Le posizioni debitorie, tra l’altro, corrono in fretta: rispetto al 2010 l’incremento è stato di circa l’8 per cento. Non sembrano, invece, correre i tempi di pagamento alle imprese da parte delle Pa: in media servono 190 giorni.

190 giorni
I tempi di pagamento
È il timing con cui la Pa paga il dovuto alle imprese fornitrici

8%
L’incremento in un anno
È il rialzo registrato dai debiti della Pa tra il 2010 e il 2011

80 miliardi
L’indebitamento commerciale
È l’esposizione della Pa a fine 2011 secondo le stime di Bankitalia

30 giorni
Il paletto di Bruxelles
Il tempo ordinario fissato dalla Ue per saldare le fatture della Pa


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