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Elezioni, tour de force al via
Circolare del Viminale con le istruzioni ai comuni in vista del voto del 24 e 25 febbraio

Un vero e proprio tour de force, quello che attende i comuni in vista delle prossime consultazioni elettorali di febbraio. Entro lunedì prossimo, infatti, le amministrazioni comunali dovranno procedere alla revisione delle liste elettorali, provvedendo all’eliminazione degli elettori che si sono trasferiti in altro comune.

Mentre entro giovedì 10 gennaio dovrà essere affisso all’albo pretorio online e in altri luoghi pubblici, il manifesto di convocazione dei comizi elettorali.

Infine, per garantire la corretta presentazione delle candidature, gli uffici comunali dovranno essere aperti, ininterrottamente, nei giorni di domenica 20 e lunedì 21.

È quanto mette nero su bianco il ministero dell’interno nella circolare urgentissima n. 48 emanata pochi giorni fa, che detta ai comuni le istruzioni operative da applicare in vista delle imminenti elezioni alla camera e al senato del 24 e 25 febbraio prossimi cui si aggiungono le consultazioni regionali in Lombardia, Lazio e Molise.

Si inizia con una scadenza dietro l’angolo. Infatti, proprio in virtù del breve lasso di tempo che intercorre con le elezioni, il Viminale impone ai comuni una revisione straordinaria delle liste elettorali.

I responsabili degli uffici elettorali comunali, procederanno, entro lunedì 7 gennaio, a cancellare i nomi degli elettori che si siano trasferiti in altro comune.

Per la comunicazione di avvenuta cancellazione al comune di immigrazione dei soggetti trasferiti potrà essere utilizzato «il mezzo più rapido ed efficace», anche il fax o la posta elettronica certificata, avendo cura di indicare anche il numero di tessera elettorale di ciascuno, così da facilitare il compito al comune ricevente.

La scadenza successiva è quella di martedì prossimo, data entro la quale l’ufficiale elettorale dovrà provvedere all’apposita annotazione, sulle liste elettorali, a fianco dei nominativi degli elettori che possono votare solo per l’elezione della camera dei deputati. La dead line successiva scatta, poi, giovedì 10 gennaio, ovvero il 45° giorno antecedente la votazione. A cura dei sindaci, dovrà essere affisso all’albo pretorio on line e in altri luoghi pubblici, il manifesto di convocazione dei comizi elettorali.

A tal fine, il poligrafico dello stato invierà, oltre alla consueta versione cartacea, anche modello in formato editabile in «pdf», così da facilitarne l’inserimento sulla home page del sito internet dell’amministrazione comunale. Inoltre, entro il 9 febbraio, gli ufficiali di anagrafe dovranno provvedere alla cancellazione degli elettori deceduti.

Sul versante del rilascio dei certificati di iscrizione alle liste elettorali, necessari per poter presentare la propria candidatura, il Viminale impone agli uffici comunali l’apertura ininterrotta nei giorni di domenica 20 e lunedì 21 gennaio.

Gli stessi uffici, dovranno altresì essere aperti nei giorni immediatamente precedenti tali date, ovvero giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 gennaio, anche nelle ore pomeridiane.

La circolare in oggetto precisa che tali orari dovranno essere pubblicizzati mediante avvisi «chiaramente visibili e posti in opportuno risalto» e che i certificati elettorali vanno rilasciati entro 24 ore dalla loro richiesta.

Infine, in materia di autenticazione delle firme dei sottoscrittori delle liste e delle candidature, il documento del Viminale ricorda che, su espresso parere del ministero della giustizia, i pubblici ufficiali che dispongono di tale potere, possono esercitarlo «esclusivamente nel territorio di competenza dell’ufficio di cui sono titolari».


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