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Dal senato atteso il via libera senza modifiche
I pareri dei relatori per rispettare la scadenza del 7 giugno. Resta fuori la proroga a equitalia

Il decreto pagamenti approda al senato. Il testo dovrà infatti passare ora al vaglio della rispettiva commissione bilancio. Per il testo, che ha già ricevuto il via libera dalla camera, durante la seconda fase di analisi, non è atteso nessun nuovo innesto normativo. L’obiettivo infatti, è quello non solo di rispettare la scadenza del 7 giugno, data entro la quale il decreto deve essere convertito in legge a pena di decadenza, ma anche quello di riuscire ad accelerare quanto più possibile i pagamenti verso le imprese. Secondo Maurizio Bernardo (Pdl), relatore al decreto pagamenti, «proprio per ridurre al minimo i tempi di attesa delle imprese, durante la fase di stesura del testo alla camera, sono stati consultati anche molti senatori, l’obiettivo», ha spiegato Bernardo, «è quello di non sottoporre il testo ad alcun tipo di modifica al senato». Dello stesso parere anche il relatore Marco Causi (Pd), secondo cui «la priorità è quella di poter andare incontro alle esigenze delle imprese nel minor tempo possibile, ragion per cui speriamo che dal senato non arrivi nessun tipo di innesto». Nel caso in cui il testo subisse delle modifiche infatti, dovrebbe nuovamente tornare all’esame della commissione bilancio della camera, per poi tornare al senato una seconda volta, andando così incontro al rischio di sforare il termine improrogabile del 7 giugno. «Se tutto va bene», ha concluso il relatore Maurizio Bernardo, «entro la fine di questa settimana il testo troverà l’approvazione anche del senato».

In quest’ottica quindi, risulta in salita il percorso della proroga del mandato a Equitalia, la cui scadenza è prevista per il prossimo 30 giugno. Stando a quanto emerso durante la fase di presentazione e approvazione degli emendamenti al decreto pagamenti, non è mai stata avanzata una proposta volta all’inserimento della proroga all’interno del dl 35. Le richieste inoltrate dall’Associazione nazionale comuni d’Italia, fortemente orientate nel senso di prorogare il mandato a Equitalia, rischiano quindi di restare inascoltate. Giunti a ridosso della scadenza del 30 giugno, non sono infatti ormai molti i veicoli normativi attraverso cui poter concedere la proroga. Favorevoli però alla concessione di quest’ultima, i relatori Causi e Bernardo. Secondo Marco Causi infatti, «la proroga sarebbe utile, ma se non vogliamo ritrovarci tra sei mesi nelle stesse condizioni, è necessario che oltre alla proroga, Equitalia e il governo, discutano di una riforma del settore della riscossione». Dello stesso parere anche Maurizio Bernardo, secondo il quale «all’interno del dl pagamenti, non c’è spazio per la proroga al mandato a Equitalia, ma sarebbe opportuno che questa fosse concessa».


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