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Saccomanni: non ci sono ostacoli politici per pagare
Stanziare subito i 40 mld, come chiede il pdl, è solo un problema tecnico

Nessun «ostacolo politico» ad anticipare tutti i 40 miliardi di euro che il Governo ha destinato al pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni. Per il Ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni non ci sono «ostacoli politici ma al limite solo ostacoli tecnico-operativi». Una risposta che sembra indirizzata a chi, come il capogruppo dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, aveva chiesto nei giorni scorsi di «accelerare il più possibile con il progetto pagamenti, dar conto dell’implementazione del decreto diventato legge, anticipare al 2013 le risorse stanziate nel 2014, consentendo in questa maniera una sorta di shock positivo per l’economia italiana». Saccomanni, che ieri ha presentato una relazione sullo stato di attuazione del decreto legge n. 35/2013 sui pagamenti dei debiti della pa alle imprese, ha spiegato che da parte del Governo «c’è la massima attenzione e il massimo impegno». Il decreto prevede circa 40 miliardi, di cui 20 quest’anno (15.692 già messi a disposizione dal Ministero dell’economia) e altri 19.800 per il 2014. Sulla possibilità di anticipare a quest’anno i pagamenti previsti per il prossimo anno Saccomanni ha chiarito che «dovremo avere un quadro più preciso e valutare le condizioni, ma contiamo che le condizioni finanziarie dell’ultimo trimestre consentano un’accelerazione significativa». Il Ministro non esclude un ulteriore intervento a settembre con lo sblocco di una nuova tranche di pagamenti così da aiutare ulteriormente le imprese italiane.

L’attuazione delle misure sta procedendo nei tempi fissati dal decreto. Dal 14 maggio scorso gli oltre 5.300 enti locali che hanno fatto richiesta conoscono gli «spazi finanziari aggiuntivi», pari a 4,5 mld, assegnati sul Patto di stabilità interno per provvedere al pagamento dei debiti maturati fino al 31 dicembre 2012. Per venire incontro alle numerose richieste il Mef ha attribuito in seconda istanza, con un decreto del 12 luglio, altri 709 milioni di euro. Circa 1500 enti locali si sono visti riconoscere anticipazioni di liquidità per 3.600 milioni di euro. Sono già state erogate anticipazioni per circa 1,6 miliardi di euro a fronte dei 1,8 previsti per quest’anno. Alle regioni che hanno fatto richiesta di anticipo della liquidità sono stati ripartiti 5.630 milioni di euro per provvedere al pagamento dei debiti relativi all’attività non sanitaria. Le erogazioni saranno fatte al termine delle verifiche fatte da un tavolo tecnico, che ha già esaminato la Regione Lazio (che ha già ricevuto un’anticipazione di liquidità pari a 924 milioni di euro per il 2013 e altri 1.363 milioni per il 2014), la Regione Piemonte (448 milioni per il 2013 e 660 milioni per il 2014), la Regione Liguria (17 milioni per il 2013 e 25 milioni per il 2014), la Regione Molise (11 milioni per il 2013 e 16 milioni per il 2014) e la Regione Toscana (38 milioni per il 2013 e 57 milioni per il 2014).

Per quanto riguarda la copertura dei debiti relativi alla sanità sono state ripartite tra le regioni e le province autonome risorse per 5 miliardi di euro. Sono arrivate richieste per 4,72 miliardi e per questo motivo la quota non richiesta è stata assegnata, con decreto direttoriale, alle regioni che hanno fatto istanza entro il 30 giugno.

Sono stati resi invece disponibili per tutti i Ministeri i 500 milioni di euro relativi ai debiti fuori bilancio riconosciuti in base ai requisiti stabiliti dal decreto. Per quanto riguarda invece i rimborsi fiscali i dati registrano per quest’anno erogazioni superiori di 2,2 miliardi rispetto al 2012.


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