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Aumenti di stipendio alla Protezione civile
Controcorrente. Per chi ha mansioni disagiate

Nelle pieghe di tagli e razionalizzazione del pubblico impiego, spuntano aumenti di stipendio alla Protezione civile. Nella bozza dello schema di disegno di legge varato ieri dal Consiglio dei ministri si prevede che siano individuate alcune attività «interessate a situazioni di particolare disagio lavorativo e condizioni operative di particolare gravosità». Chi le svolge avrà diritto all’aumento.
L’individuazione delle attività sarà svolta all’interno della Protezione civile: si procederà con un provvedimento del capo del Dipartimento, che dovrà anche fissare i compensi, tenendo conto dei fondi disponibili. Dovrebbe essere autorizzata una spesa massima di 1,5 milioni di euro, a partire da quest’anno.
In ogni caso, la bozza del Ddl dà già un’idea delle aree del Dipartimento in cui gli aumenti verranno riconosciuti: si parla di allertamento, monitoraggio e coordinamento operativo. A chi è impegnato in queste attività la norma riconosce un «complesso e peculiare impegno».
Inoltre, per coprire queste mansioni disagiate, lo schema di Ddl autorizza temporaneamente anche l’impiego di personale fuori ruolo oppure “comandato” da altre amministrazioni.


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