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Sconti su carnet e abbonamenti (ma non a Milano)

Biglietti ordinari che aumentano e tante limature al costo degli abbonamenti. È questo il liet motiv (pur con l’eccezione di Milano) del trasporto pubblico locale nell’estate 2013, servizio che sta probabilmente vivendo il periodo più difficile dal dopoguerra.

Gli ultimi aumenti sono entrati in vigore a Bologna, Milano, Treviso e Vicenza. In linea di massima, come accennato, la scelta di molte amministrazioni sembra quella di non penalizzare i pendolari.

A Treviso, a esempio, dalla fine di agosto è in vigore il nuovo sistema tariffario integrato «Mobilità di Marca» nato dalla fusione delle quattro aziende attive nella provincia. Sono previste diverse agevolazioni, tra cui il carnet da sei corse a 7 euro e l’abbonamento per studenti a 26 euro, un po’ meno della media della regione. «Lo schema è di fare risparmiare chi più usa il bus o viaggia su tratte più lunghe» spiega il vice sindaco Roberto Grigoletto.

A Vicenza la politica di adeguamento ha dovuto fare i conti con il taglio dei trasferimenti della Regione: 2,3 milioni in un biennio. Aumenta così il ticket ordinario a 1,3 euro (era 1 euro), ma il carnet da 5 corse resta a 5 euro. Buone notizie invece dal capitolo abbonamenti: quello per gli studenti è passato a 32 euro da 31,5 euro.

Sconti (fino all’8%) sono poi previsti se mensili e settimanali vengono acquistati via sms. Le nuove tariffe hanno però portato al taglio del servizio notturno, «poco usato e con molti portoghesi» fanno sapere da Aim Mobilità, che è diventato su richiesta (basta inviare un sms), con l’uso di minibus. Si paga un ticket di 2 euro ed è gratis per gli abbonati. In questo modo l’azienda risparmia 200mila euro l’anno.

Interventi in arrivo in Puglia dove la regione ha deliberato un aumento del 7,3% sui biglietti. Nei comuni capoluogo la corsa semplice passa, o passerà, a un euro da 90 centesimi mentre in tutti gli altri comuni il ticket arriva a 90 cent (+0,10 centesimi). Aumenti già in vigore a Brindisi mentre altre amministrazioni devono deliberare. «A Bari siamo in fase di valutazione – dice Alfonso Pisicchio, vice sindaco della città -. Vorremmo calmierare il rincaro per i cittadini e si potrebbe anche arrivare a una riduzione delle percorrenze». La partita resta aperta e la decisione verrà presa entro fine anno.

Situazione simile a Palermo. «Con Regione e Comune stiamo valutando un aggiornamento dei prezzi di biglietti e abbonamenti – spiega Pasquale Spadola, direttore generale Amat -. Si potrebbe anche arrivare a una riduzione del costo dell’abbonamento mensile».

Ad andare controcorrente è Milano. Nel capoluogo lombardo sono rimasti invariati i biglietti della corsa singola (1,5 euro) e per il il carnet da 10 viaggi ed è aumentata la validità, passata a 90 minuti, contro i 75 precedenti. Stangata pesante invece per gli abbonamenti che hanno visto aumenti anche a due cifre. E tra i rumors c’è anche l’ipotesi di un aumento per il biglietto ordinario nel 2014.

La rimodulazione delle tariffe a Bologna è diventata effettiva il 19 agosto. Interventi su biglietto e carnet mentre per gli abbonamenti più utilizzati si è cercato di lasciare invariate le tariffe. Inoltre l’azienda e l’amministrazione hanno concordato di mantenere le tariffe attuali fino al 2016.

Quanto a Torino, l’ultima manovra è del 1° febbraio e ora «si lavora alla razionalizzazione del sistema» spiega Claudio Lubatti, assessore alla Viabilità e trasporti. In vista interventi su linee e corse, con il rischio di un taglio di circa il 15% delle percorrenze urbane annue. Tra l’altro, si vocifera di un ulteriore aumento dei prezzi nel breve periodo. Così come potrebbe accadere a Napoli e a Firenze.

A Genova ci si sposta con un sistema integrato (bus più treno) frutto di un accordo rinnovato ogni anno tra Amt e Trenitalia. Due biglietti ordinari: dal 10 giugno il viaggio con l’autobus costa 1,5 euro mentre quello integrato è venduto a 1,6 euro (+10 cent). Per entrambi la durata è di 100 minuti. Il carnet con 10 biglietti per il sistema integrato è passato a 15 euro.

Ritocchi alla fermata

BOLOGNA
27 anni
Cala l’età per gli studenti Citypass con 10 corse a 12 euro (un euro in più) e biglietto ordinario a 1,30 (+10 centesimi). Validità di 75 minuti (da 60). Costo invariato (27 euro) dei mensili per studenti, ma ridotta l’età (27 anni, prima 30)

MILANO
10 %
Ritocchi pesanti per gli abbonamenti Il mensile ordinario è a 35 euro (+5) e l’annuale a 330 (+30). Il mensile per gli under 26 costa 22 euro (+6) e l’annuale 200 euro (+30). Chi ha più di 65 anni con Isee tra 16 e 20mila euro spende 200 euro per l’abbonamento annuale

GENOVA
100 minuti
Lunga validità Ritocchi di 10 centesimi per le corse semplici: il biglietto solo bus costa 1,50 euro, per il network treno più gomma si spendono 1,60 euro. In entrambi i casi la durata è stata portata a ben 100 minuti

TORINO
-15 %
Taglio sulle percorrenze È allo studio una riduzione del 15% delle percorrenze urbane annue, che scenderanno a 52 milioni di chilometri. Gli interventi su linee e frequenze sono un altro modo per cercare di contenere i costi

TREVISO
30 %
Vola la corsa semplice Il prezzo del biglietto di corsa semplice urbana passa da 1 a 1,30 euro, in linea con la direttiva della Regione. Pagamento rateizzato quando l’abbonamento annuale viene utilizzato per nove mesi consecutivi

VICENZA
3 euro
Aumenti minimi Dal 1° settembre la corsa semplice e il biglietto da 90 minuti costano 1,30 euro: prima si spendevano 1 euro e 1,20. Il carnet da 5 è venduto a 5 euro. Il tesserino annuale urbano per studenti costa 256 euro (+3 euro)


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