MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


Delega fiscale, via al countdown Attesa in aula il 23 settembre
Il presidente della VI Commissione della Camera illustra il calendario dei lavori

Portare il aula alla Camera, entro lunedì 23 settembre, il testo definitivo della delega fiscale. Prima, quindi, che vi approdi il dl Imu. Affinché questo accada, però, il testo di riforma fiscale dovrà superare lo step degli emendamenti in Commissione finanze. Il termine di presentazione scade, infatti, il 12 settembre ovvero, 48 ore dopo, il termine odierno stabilito in origine.

Il calendario. «Sul lavoro svolto dal Comitato ristretto ho riscontrato ampi consensi», ha spiegato a ItaliaOggi il presidente della Commissione finanze della Camera, Daniele Capezzone, «sono, quindi, convinto del fatto che riusciremo a concludere l’esame e la votazione degli emendamenti in Commissione già dalla settimana prossima, in modo da poter portare in aula il progetto definitivo partendo da lunedì 23 settembre». Resta da vedere però, se il calendario della Commissione finanze non sarà ostacolato dal problema relativo alle scadenze. Se, da un lato, è indubbio che il progetto della delega fiscale sia prodromico alla risoluzione di alcuni nodi relativi dl Imu, è anche vero, però, che quest’ultimo è sottoposto alla scadenza del 30 ottobre, mentre la delega fiscale non è tenuta al rispetto di nessuna dead line.
Nonostante i punti di contatto tra i due progetti, gli iter, però, non devono essere sovrapposti. «È indubbio che il lavoro che la Commissione sta facendo sulla delega sia prodromico ad alcuni punti del dl Imu, come per esempio per quel che attiene al settore dei giochi», ha sottolineato il presidente Capezzone, «ma è altrettanto importante che i due progetti restino del tutto separati, soprattutto sul piano politico. Non vogliamo, infatti, che i due iter si sovrappongano in nessun modo. Questioni separate sono, questioni separate devono rimanere».

La delega fiscale. A dover passare il vaglio della Commissione finanze prima e dell’aula di Montecitorio dopo, un progetto di riforma orientato a fare chiarezza su più punti: partendo dalle linee guida che dovranno orientare la riforma del nuovo catasto basato su criteri algoritmici, passando dal recepimento del proposte di modifica al processo tributario avanzate dal Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro), fino all’introduzione di criteri di responsabilizzazione fiscale volti a scremare e semplificare il meccanismo delle addizionali (si veda ItaliaOggi del 10 luglio 2013). Senza dimenticare poi, la reintroduzione del contrasto di interessi, il cui ricavato, andrà devoluto al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.


www.lagazzettadeglientilocali.it