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Bilanci armonizzati dal 2014
Il budget del prossimo anno segna l'avvio delle omogeneizzazioni, spiega la Rgs

Armonizzazione di bilancio anche per gli enti pubblici tenuti alla contabilità civilistica. A partire dal budget economico relativo al 2014. È uno dei chiarimenti forniti ieri dalla ragioneria generale dello stato con la circolare n. 35, che fornisce indicazioni operative sul decreto del 27 marzo scorso (in G.U. 86 del 12 aprile), il quale ha stabilito i criteri e le modalità di predisposizione del budget economico delle amministrazioni pubbliche tenute al regime di contabilità civilistica. Tutto questo in attuazione del decreto legislativo n. 91 del 2011, che peraltro ha dato l’avvio all’armonizzazione di bilancio per gli enti in contabilità finanziaria diversi dai ministeri e dagli enti locali (si veda ItaliaOggi del 24 agosto scorso), che sono tenuti a adottare un comune piano dei conti integrato, costituito da conti che rilevano le entrate e le spese in termini di contabilità finanziaria e da conti economico-patrimoniali redatti secondo comuni criteri di contabilizzazione. Vediamo le indicazioni fornite dalla circolare e dal decreto di marzo.

I documenti di bilancio degli enti in contabilità civilistica, fra i quali rientrano anche le società pubbliche, di cui all’art.1, comma 3, della legge 196/2009 (individuate dall’Istat nell’apposito elenco annualmente pubblicato), non sono raccordabili con quelli delle amministrazioni pubbliche in regime di contabilità finanziaria, che adottano strumenti di previsione, appunto finanziaria ed autorizzatoria. Il problema viene rimosso dal decreto sopra citato che prevede la adozione, per gli enti oggetto della norma, del budget economico annuale e di quello pluriennale. Il budget economico pluriennale dovrà rappresentare i prevedibili andamenti economici triennali in relazione alle strategie delineate nella programmazione pluriennale, così come avviene nelle amministrazioni in contabilità finanziaria. Il budget pluriennale dovrà precedere quello annuale, anche se in effetti è quest’ultimo che sarà deliberato, mentre il primo ne costituirà un semplice allegato. La forma contabile del budget economico seguirà quella civilistica, con le leggere modifiche apportate in conformità all’art. 2423 del codice civile. Al documento saranno quindi allegati il budget economico pluriennale, la relazione illustrativa, il prospetto delle previsioni di spesa complessiva, il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, nonché la relazione del collegio dei revisori dei conti o del collegio sindacale.Analogamente a quanto avviene negli enti in contabilità finanziaria, una volta approvato il rendiconto precedente, bisognerà verificare la permanenza degli equilibri di bilancio (economico-patrimoniali) ed eventualmente provvedere al ripristino, con opportuna variazione del budget economico. Anche per il rendiconto il dm del 27 marzo scorso, ha previsto un documento di armonizzazione, che consenta il raccordo delle risultanze, con gli enti in contabilità finanziaria, è stato infatti previsto che al bilancio di esercizio, redatto secondo le regole civilistiche, venga allegato il rendiconto finanziario in termini di liquidità, predisposto secondo i principi contabili nazionali emanati dall’Oic. Costituiscono ulteriori allegati al rendiconto: il conto consuntivo di cassa; il rapporto sui risultati; i prospetti Siope.

Fino alla adozione delle codifiche Siope, le amministrazioni in contabilità civilistica redigono un conto consuntivo in termini di cassa, coerente nelle risultanze con il rendiconto finanziario, contenente, relativamente alla spesa, la ripartizione per missioni, programmi e gruppi Cofog (una classificazione delle funzioni di governo, articolata su tre livelli gerarchici, rispettivamente denominati divisioni, gruppi e classi, per consentire, tra l’altro, una valutazione omogenea delle attività delle pubbliche amministrazioni svolte dai diversi paesi europei). Una volta adottata la codifica Siope, il conto consuntivo in termini di cassa sarà a essa adeguato.


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