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Sconti ancora in cerca della copertura
Agevolazioni. Regole incerte

Chi non decidesse per l’inapplicabilità della nuova regola introdotta dal Dl 102/2013, che cancella la possibilità di finanziare con le risorse di bilancio le agevolazioni Tares, deve tener conto di diversi fattori.

Riduzioni e agevolazioni comportano ovviamente un minor introito per l’ente, ma diversa è la loro incidenza sul piano economico-finanziario e quindi sull’elaborazione delle tariffe. Mentre le prime sono abbattimenti della misura tariffaria rispetto all’ammontare ordinario da applicare ad alcune fattispecie, e si giustificano con una minor attitudine a produrre rifiuti o comunque a fruire del servizio, le agevolazioni, di carattere prettamente economico-sociale, vanno coperte con altre entrate e il loro inserimento nel piano va controbilanciato da corrispondente contributo a carico del Comune.

Il Dl 102 abroga le agevolazioni a carico della fiscalità generale, ma consente l’introduzione, con il regolamento, di ulteriori riduzioni ed esenzioni, in aggiunta alle fattispecie già previste dalla legge. In altre parole, i Comuni possono individuare fattispecie aggiuntive, rispetto a quelle già previste, coprendo i costi con la tariffa a carico degli altri utenti. Si conferma la possibilità di applicare riduzioni fino al 30% alle abitazioni rurali, o con unico occupante, o stagionali, o appartenenti a soggetti che risiedano o dimorino per più di sei mesi all’estero. Lo “sconto” può raggiungere il 40% per le zone in cui non è effettuata la raccolta, e va determinato, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta. Sono poi previste riduzioni proporzionali alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero.

Per il solo 2013, i Comuni possono adottare criteri impositivi legati al principio «chi inquina paga», basati sulla commisurazione della tariffa alle qualità e quantità di rifiuti prodotti, e determinare gli importi moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata per uno o più coefficienti di produttività.

I criteri cui improntare la costruzione della tariffa devono riferirsi al Dpr 158/99; in ogni caso, va assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio del servizio, compresi gli oneri per il conferimento in discarica.


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