MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


Il problema è il taglio della spesa pubblica

Tutti si inseriscono nel polverone polemico sollevato dalla decisione di Silvio Berlusconi di far dimettere dal governo i ministri Pdl. Una decisione deprecabile, non c’è dubbio. Ma è anche vero che il governo Letta, come il precedente governo Monti (che avrebbero dovuto essere i governi del risanamento economico), pur tartassando gli italiani di imposte, sono riusciti a far ugualmente aumentare il deficit pubblico. Lo dicono i dati. In soli tre anni, la pressione fiscale è aumentata dal 46,1 al 48,9% del pil. In particolare, la spesa pubblica, al netto degli interessi, è cresciuta di altri 10 miliardi, passando da 714 a 724 miliardi di euro. Questi dati dimostrano che la trasfusione di denaro dalle tasche degli italiani a quelle dello Stato ha salassato gli italiani (persone e imprese) ma non è riuscita a migliorare la salute dello Stato.Il risanamento non dipende solo dalla stabilità ma dalla voglia di ridurre il treno di vita della macchina pubblica. Il governo Letta, si diceva, doveva cambiare la Costituzione per eliminare il Senato e le Province. Non è stato fatto nulla ma, in compenso, il presidente della repubblica ha nominato quattro senatori a vita. Gente degnissima, ma che poteva attendere. Le Province, a loro volta, dopo essere state destabilizzate, sono ancora in piedi. Intanto le regioni a statuto speciale, inondate di soldi, non si riesce a farle diventare normali. E nessuno osa proporre la riduzione del numero delle regioni. E poi ci sono spese simboliche che potevano essere evitate per dare il senso che anche lo Stato sta facendo i sacrifici che gli italiani stanno facendo. Il ministro Delrio invece ha proposto l’abolizione delle 100 mila persone come limite minimo per poter nominare i direttori generali dei comuni: funzionari costosissimi, di fiducia dei sindaci (cioè scelti a piacere di questi ultimi). Il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Fassino, ha assunto un suo portavoce (senza concorso) per 10 mila euro al mese. Il comune di Piacenza trova i soldi per finanziare un superfluo Festival del diritto. I magistrati comandati (che fanno un solo lavoro ma prendono due stipendi) sono stati aboliti dalla porta ma poi sono stati fatti rientrare della finestra. Insomma, cercasi un otturatore. La stabilità non basta.


www.lagazzettadeglientilocali.it