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Più fondi al cuneo e statali: le altre priorità del Senato

Via libera al testo. Ieri l'ok anche dal Quirinale dopo cinque giorni di correzioni al Ddl approvato in Consiglio dei ministri

Una partita con tre obiettivi: rafforzare e ricalibrare il taglio del cuneo, ridurre l’impatto della service tax in formato Trise sulla casa e alleggerire i tagli sul pubblico impiego, a cominciare dalla stretta sulle liquidazioni.

E con un’incognita: l’eventuale estensione della riduzione delle tasse sul lavoro anche ai pensionati, che attualmente ne sono rimasti fuori, magari con un intervento progressivo. È quella già in corso al Senato sulle modifiche da apportare alla legge di stabilità, che oggi, dopo l’ok arrivato ieri sera dal capo dello Stato, comincia il suo cammino parlamentare. Con i partiti che sono già al lavoro per affinare le proposte di modifica. Che faticheranno però a superare uno scoglio quasi insormontabile: l’invarianza dei saldi di finanza pubblica. Il Pdl ha nel mirino soprattutto cuneo, service tax e tagli alla spesa. Il Pd invece è pronto a dare battaglia per favorire nel meccanismo di detassazioni per le famiglie a più basso reddito e più numerose, tutelare pensionati e esodati, alleggerire il giro di vite sui dipendenti pubblici e per “recuperare” l’aumento della tassazione sulle rendite finanziare dal 20 al 22 per cento.

Una partita che si annuncia non priva di tensioni. Anche per questo motivo a chiedere la riattivazione della cabina di regia con il Governo non è solo il Pdl ma anche il Pd. Ma, anche se Enrico Letta ha detto che il testo della stabilità non è affatto blindato auspicando miglioramenti da parte del Parlamento, il margine di manovra dei partiti appare ridotto. Anche perché, come si continua a ricordare dal ministero dell’Economia, i saldi della manovra non potranno essere in nessun modo intaccati così come dovranno essere rigidamente rispettatati gli impegni con la Ue.

Il Pdl punta soprattutto a ridurre l’impatto della service tax in formato Trise riducendo anzitutto l’aliquota massima applicabile dai Comuni per la componente immobiliare (Tasi) al fine di tutelare i cittadini. Nei giorni scorsi anche Antonio Azzollini, presidente della commissione Bilancio del Senato, ha detto a chiare lettere che una verifica della tassazione sugli immobili «va fatta non superficialmente». Per il Pdl è anche prioritario accelerare il piano di tagli alla spesa puntando sui costi standard e agendo sulle aziende di trasporto locale.

Altro obiettivo da centrare sia per i lealisti sia per la parte del partito più vicina ad Angelino Alfano è l’aumento delle risorse per la riduzione del cuneo concentrandole maggiormente su imprese. Ma senza dimenticare i lavoratori. Il Pdl starebbe lavorando in particolare su due proposte: concentrare le risorse per il taglio del cuneo sul salario di produttività; erogazione anticipata, in versione rafforzata, del bonus Irpef previsto per i lavoratori.

Anche per il Pd una rivisitazione del taglio dei cuneo è prioritaria. Ma i democratici pressano per concentrare le risorse sulle fasce di reddito più basso e sulle famiglie con più figli per garantire un bonus di almeno 170- 200 euro. Il Pd sembra orientato a presentare anche una misura per estendere ai pensionati la detassazione collegata al taglio del cuneo: per coprirla servirebbe più di un miliardo (forse due), ma la soluzione sarebbe quella di ricorrere a un intervento graduale nel tempo. I democratici cercheranno poi di rafforzare la tutela degli esodati. E di irrobustire la dote per la Cig. Il Pd tenterà di rendere più sopportabile il giro di vite sugli statali cambiando la norma che congela le liquidazioni e ripristinando l’indennità di vacanza contrattuale per attutire gli effetti della proroga del blocco dei contratti. Su questa punto ieri è intervenuto a “Porta a porta” anche l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani auspicando una discussione. Sempre il Pd spinge per ripristinare l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20 al 22% saltata dalla “stabilità” e sostituita dall’aumento della mini-patrimoniale (imposta di bollo) targata Monti sui depositi finanziari.

Scelta civica, alle prese con il caso scissione interna dopo le dimissioni del suo leader Mario Monti, è orientata a presentare emendamenti anzitutto per dare incisività agli interventi per tagliare la spesa. Su questo versante, tra l’altro, ieri l’amministratore delegato di Consip, Domenico Casalino, ha detto di essere pronto a collaborare con il commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli. Da Scelta civica arriveranno anche correttivi per dare più forza alle misure di detassazione su lavoratori e imprese legate al taglio del cuneo.


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