MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


Appena tre giorni per l'Imu
Il dl 102 apporta modifiche senza però spostare la data del pagamento (16 dicembre)

Tutta l’Imu in tre giorni. Sembra un nuovo slogan fiscale, ma in realtà è il tempo che davvero quest’anno tutti i contribuenti avranno a disposizione per calcolare e versare il saldo Imu 2013. E soprattutto gli operatori «professionali», poco o tanto «massivi» che siano. Questo è quello che emerge dalla lettura del testo definitivo del dl 102 del 31 agosto scorso, convertito nella legge 28 ottobre 2013 n. 124, in G.U. n. 254/2013.

Il bilancio dei comuni. L’art. 8, comma 1, del decreto 102 convertito consente ai comuni di approvare il bilancio annuale di previsione 2013 entro il 30 novembre prossimo. Questo significa che fino a tale data possono essere riviste le regole di tutti i tributi comunali, a cominciare dall’Imu, che incidono sulle finanze dell’ente locale. A parte il paradosso (ormai divenuto la regola) di approvare un bilancio di previsione quando ormai l’anno interessato volge già al termine, è da evidenziare che sono state prese in considerazione le esigenze dei comuni, ma sono stati disattesi i più elementari diritti dei cittadini contribuenti.

Aliquote e regolamenti Imu. Il comma 2 dello stesso art. 8 dispone che le deliberazioni di approvazione delle aliquote, delle detrazioni e dei regolamenti inerenti l’Imu acquistano efficacia a decorrere dalla data di pubblicazione sul sito istituzionale di ciascun comune (non più del ministero dell’economia), pubblicazione che deve avvenire entro il 9 dicembre prossimo. Se tale termine non viene rispettato, si applicano gli atti adottati per l’anno 2012.

Le novità Imu per il saldo. Che i comuni rimetteranno mano ai regolamenti e/o ritoccheranno le aliquote e le regole da considerare in sede di saldo per il 2013, è quasi scontato in quanto:

Il termine di pagamento. Nonostante i notevoli slittamenti in avanti delle scadenze di approvazione delle regole comunali per il saldo Imu, e le molte novità di cui tener conto, il termine di pagamento è rimasto fermo al 16 dicembre. Allora è il caso di dare uno sguardo al calendario per rendersi conto della tempistica che attende i singoli contribuenti ma soprattutto chi per loro (professionisti, caf, associazioni di categoria ecc.) prepara l’adempimento dovendo soddisfare a una quantità di richieste, e non a un singolo conteggio:

Decidere subito la proroga. È diventato ormai quasi superfluo tirare in ballo lo Statuto del contribuente che impone variazioni decorrenti solo dall’anno successivo e almeno 60 giorni di tempo tra la fissazione di un adempimento e la sua scadenza (art. 3 della legge 212/2000). Per una questione di rispetto dei cittadini contribuenti e di chi lavora per loro e di dignità dello stesso legislatore, una proroga della scadenza dal 16 al 23 (quanto meno) dicembre, consentirebbe di adempiere con un minimo di certezza.


www.lagazzettadeglientilocali.it