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Appalti, dati sui prezzi all’Anac entro giovedì
Acquisti. Obbligo di invio per tutte le Pa

Le amministrazioni pubbliche hanno tempo sino al 19 marzo per inviare all’Anac i dati su un’ampia serie di acquisti di beni e servizi, finalizzati all’elaborazione dei prezzi di riferimento.
Con un comunicato di ieri, l’Autorità ha fissato il termine definitivo entro il quale devono essere trasmesse le informazioni necessarie per la composizione dei valori destinati a costituire i parametri orientativi per le acquisizioni di forniture e di prestazioni, secondo le previsioni della deliberazione 22/2014.

L’adempimento riguarda tutte le Pa che abbiano proceduto ad affidamenti dal 1° gennaio 2013, fatta eccezione per quelle che, dalla stessa data, hanno aderito a convenzioni o accordi-quadro per le stesse tipologie di beni e servizi.

Ogni soggetto pubblico deve comunicare gli acquisti relativi a forniture abbastanza eterogenee, tuttavia caratterizzate da un elemento comune: l’elevato livello di standardizzazione. Rientrano infatti nella rilevazione, per esempio, le forniture di risme di carta, le stampanti, le fotocopiatrici e gli autoveicoli, i servizi di facility management, i Pc e le licenze per programmi informatici.

Peraltro, molte tipologie di beni e servizi tra quelle sottoposte al riscontro sono oggetto di convenzioni Consip o delle centrali di committenza, nonché rientrano nei bandi abilitanti del Mepa, per cui è probabile che il dato complessivo dia stato inciso dall’adozione di queste soluzioni di acquisto, in molti enti ormai prevalenti sulle procedure tradizionali.

Gli appalti oggetto della comunicazione devono essere individuati mediante il Cig o lo smart Cig, e il soggetto tenuto all’adempimento è il responsabile unico del procedimento
Molte delle tipologie di acquisti sono riferite alle categorie assoggettate ad acquisto obbligatorio in base all’articolo 1, comma 7 della legge 135/2012, come le forniture di carburante e di energia elettrica, tanto che la rilevazione diventa per le Pa anche l’occasione di una verifica della piena rispondenza alla norma delle proprie procedure d’acquisto.

Una volta acquisiti i dati, l’Anac elaborerà i prezzi di riferimento per le singole categorie di bandi, che costituiranno elemento vincolante per le stazioni appaltanti, sia con riguardo alle procedure più complesse (si pensi agli appalti di global service) sia per gli affidamenti mediante procedure semplificate. L’elaborazione dell’Anac sarà anche un valido strumento di benchmarking per le amministrazioni. Sempre ieri, l’Anac ha chiarito che le candidature per entrare nell’elenco dei soggetti aggregatori, disciplinate dalla determinazione 2/2015, possono essere presentate solo da chi rispetta il requisito di aver gestito bandi per almeno 200 milioni (non 20 milioni, come scritto per errore nel comunicato) nel triennio 2011/2013 e per almeno 50 milioni all’anno. Il termine per la presentazione delle candidature scade il 16 aprile.


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