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Commissioni censuarie, Dm pronto
Immobili. In attesa del provvedimento con i criteri per il calcolo delle nuove rendite, si avvicina l’attuazione della riforma

Mentre il Governo continua ad accantonare il decreto chiave per la riforma del catasto, le altre istituzioni si muovono perché almeno lecommissioni censuarie si mettano a lavorare. In arrivo c’è il decreto dell’Economia che disciplina le nomine Anci. Il decreto legislativo 198/2014, una delle componenti del complicato puzzle della riforma del catasto, prevede infatti che l’associazione dei Comuni effettui una serie di nomine dei membri effettivi e supplenti nelle commissioni censuarie locali e centrale. Una bozza di decreto dell’Economia, che dovrebbe essere discussa giovedì da Governo ed enti locali, definisce le procedure. Le commissioni censuarie hanno, tra gli altri, il compito di “validare” le funzioni statistiche definite dall’agenzia delle Entrate per la formazione degli algoritmi che porteranno alla nuove rendite e ai nuovi valori catastali. Proprio questa attività, però, è regolata dal decreto legislativo che è ancora nei cassetti dell’ufficio legislativo di Palazzo Chigi, dove, a quanto risulta, la bozza proposta dalle Entrate sta subendo un restyling per inserire il principio dell’invarianza di gettito a livello comunale anziché nazionale.

Questi i contenuti del Dm Anci: per i membri delle commissioni locali, che saranno scelti dal presidente del Tribunale competente (un effettivo e un supplente), l’Anci, entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione da parte del direttore regionale dell’agenzia delle Entrate, designerà almeno quattro candidati, previa consultazione con i Comuni interessati territorialmente. I membri designati devono essere dipendenti del Comuni stessi laureati in ingegneria, architettura, statistica, economia, agronomia (o lauree equivalenti) o con diploma di geometra, perito edile, agrotecnico, (o diplomi equivalenti). In mancanza di titoli scolastici adeguati, possono anche avere solo una «comprovata esperienza» nel coordinamento o nel supporto tecnico degli uffici comunali addetti a urbanistica, edilizia o fisco.

Quanto alla commissione censuaria centrale, le designazioni devono essere fatte tra professori universitari, dirigenti comunali, esperti in materia di catasto, economia, estimo rurale e urbano, statistica ed econometria. L’Anci designerà (via Pec) all’Economia e alle Entrate, per ogni sezione della commissione centrale, due membri effettivi e due supplenti, entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta da parte del direttore delle Entrate. Le nomine saranno poi fatte dall’Economia.

L’agenzia delle Entrate, per quanto riguarda i membri di sua competenza delle commissioni, si era già attivata con la circolare 3/E, che sollecitava i direttori regionali per i necessari adempimenti (si veda il Sole 24 Ore del 19 febbraio scorso). Nel frattempo, naturalmente, i direttori dovranno inviare all’Anci la richiesta di designazione dei membri “comunali”, come previsto dal decreto su cui ci si confronterà giovedì.

Ai prefetti è riservato il compito forse più delicato: il Dlgs 198/2014 stabilisce che tra la scelta dei componenti delle commissioni locali (in tutto sei effettivi e sei supplenti, oltre al Presidente, effettuata dal presidente del Tribunale nella cui circoscrizione ha sede la commissione) avviene sì sulla base della designazione dell’agenzia delle Entrate e dell’Anci ma anche del Prefetto competente per territorio. È infatti suo compito designare tre componenti effettivi e tre supplenti, di cui due effettivi e due supplenti su indicazione degli ordini e collegi professionali e un effettivo e un supplente su indicazione delle associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare, tra gli ingegneri, gli architetti i geometri, i periti edili, i dottori agronomi, i periti agrari e gli agrotecnici iscritti nel relativi albi, i docenti qualificati in materia di economia e di estimo urbano e in materia di economia ed estimo rurale e tra gli esperti in materia di statistica di econometria.

Per questo la prefettura di Venezia – secondo quanto segnala Agefis, l’associazione dei geometri fiscalisti – a quanto risulta la più attiva, si è già messa in moto con un comunicato, nel quale ha chiesto agli ordini e collegi professionali della Provincia di Venezia e alle associazioni di categoria che operano nel settore immobiliare di far pervenire le proprie candidature alla Prefettura. Se tutte le istituzioni coinvolte procedono con passo spedito è possibile che entro autunno tutte le commissioni siano operative.


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