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Giudici di pace fai-da-te
A Firenze è andato deserto l'interpello per il direttore dell'ufficio

AAA dirigenti cercansi per l’ufficio del giudice di pace di Firenze. Che risulta scoperto al 100% delle sue figure apicali amministrative perché nessuno vuole ricoprire tali posizioni. Motivo? La situazione di disagio in cui versa tale ufficio, con gli scatoloni dei fascicoli delle sedi accorpate ammassate nei corridoi.

E il compenso che spetterebbe al coordinatore: 387,24 euro mensili, ovvero circa 13 euro al giorno per gestire una realtà al collasso. Fatto sta che l’esito dell’interpello nazionale pubblicato sul sito del ministero della giustizia ha dato esito univoco per la qualifica di direttore amministrativo e funzionario giudiziario: «Nessun vincitore per tale posizione bandita». La situazione dell’ufficio del giudice di pace di Firenze emerge, da ultimo, in una lettera inviata ieri dall’Ordine degli avvocati di Firenze al ministero della giustizia, dove si chiede un immediato intervento risolutivo delle problematiche segnalate. Anche perché, sottolinea il presidente, Sergio Paparo, il Coa e il gdp di Firenze hanno avviato un progetto per lo sviluppo e la valorizzazione dei sistemi telematici, che però necessita della massima funzionalità dell’ufficio giudiziario, il quale, soprattutto dopo aver accorpato gli uffici di Borgo San Lorenzo, Castelfiorentino, Empoli e Pontassieve, soppressi in attuazione della nuova geografia giudiziaria, si trova attualmente in una situazione di quasi paralisi. Dal punto di vista operativo, in particolare, il coordinatore ha dato le sue dimissioni, denunciando al ministero della giustizia la scopertura al 100% di figure apicali amministrative, ovvero direttore amministrativo e dirigente, e rilevando inoltre che dal 15 aprile l’unico funzionario di fascia C in servizio ha chiesto e ottenuto il trasferimento in altra sede.

A questo va aggiunta l’impossibilità, da parte dell’ufficio, di sanare le prescrizioni imposte dall’ultima ispezione ministeriale del luglio 2014 entro il termine del 1° giugno 2015, a causa della mancanza di personale e dall’arrivo di ben 90 mila fascicoli e oltre 700 scatoloni dagli uffici soppressi. Materiale che l’ufficio di Firenze non può attualmente contenere, come mostrano le foto degli scatoloni in corridoio allegate alla comunicazione del giudice di pace coordinatore, per la mancanza di strutture idonee ad accogliere sia i mobili sia gli archivi degli uffici soppressi. I giudici di pace chiedono quindi al ministero della giustizia l’assegnazione dei dirigenti e dei funzionari amministrativi mancanti.


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