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Forestali, scongiurato lo spezzatino

Scongiurato lo spezzatino dei Forestali. La riorganizzazione del Corpo, prevista dal ddl delega di riforma della p.a., avverrà mediante assorbimento in una sola forza di polizia (la Polizia di stato) in modo da garantire l’ «unitarietà delle funzioni attribuite». Per quanto riguarda, invece, la polizia provinciale, se ne conferma il riordino delle funzioni in attuazione della legge Delrio, ma se ne esclude la confluenza nelle altre forze di polizia. Questo il compromesso raggiunto, non senza polemiche, dall’aula del senato sui punti più caldi dell’art.7 del ddl Madia. In particolare, a creare tensione in aula è stata la decisione del relatore, Giorgio Pagliari (Pd), di non presentare un emendamento ad hoc per risolvere la grana Forestali, ma di riformulare una proposta di modifica già esistente, a firma della senatrice Patrizia Bisinella (Federalismo Autonomie e Libertà).

Una strategia che tutte le opposizioni, dal Movimento 5 Stelle a Forza Italia, da Sel alla Lega Nord, hanno definito «inaccettabile» e «irrispettosa del regolamento» in quanto sarebbe stata presa al solo scopo di mettere al riparo la modifica da ulteriori subemendamenti che invece l’aula avrebbe potuto presentare nel caso in cui il relatore avesse deciso di formulare un emendamento ad hoc.

Alla fine, dopo una lunga serie di dichiarazioni di voto e qualche tentativo di ostruzionismo, l’emendamento Bisinella, riformulato dal relatore, è stato approvato con 132 sì, 17 no e 70 astensioni. Ad astenersi sono stati i senatori di M5S, Sel e Forza Italia, mentre solo la Lega Nord ha votato contro. Dopo il sofferto ok all’emendamento sui Forestali, la seduta è terminata. Difficile, a questo punto, che il ddl possa tagliare oggi il traguardo del voto finale al senato.


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