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Patto orizzontale, spazi da comunicare entro il 15

Il Mef ha diramato ieri le istruzioni operative concernenti il Patto “orizzontale nazionale“ introdotto dall’art. 4-ter del dl 16/2012, che consente ai comuni di scambiarsi spazi finanziari, compensando gli scostamenti, positivi o negativi, previsti dai singoli enti rispetto al proprio obiettivo. Entro il prossimo 15 giugno, i comuni che prevedono di conseguire nel 2012 un differenziale positivo possono comunicare l’entità degli spazi finanziari che sono disposti a cedere, mentre quelli che prevedono un differenziale negativo possono segnalare l’entità degli spazi finanziari aggiuntivi di cui necessitano per effettuare pagamenti di residui passivi di parte capitale. Le comunicazioni potranno essere effettuate esclusivamente via web, compilando l’apposito modello disponibile sul sito web della Ragioneria generale dello Stato. Entro il 10 luglio, quest’ultima provvederà a rimodulare gli obiettivi dei comuni interessati, anche con riferimento al biennio 2016-2017: in tale lasso di tempo, infatti, ai comuni cedenti è garantito il recupero degli spazi finanziari ceduti mediante il riconoscimento di una modifica migliorativa dell’obiettivo commisurata annualmente alla metà del loro valore, mentre agli enti cessionari saranno attribuiti saldi obiettivi peggiorati per un importo annuale pari alla metà della quota acquisita.

Qualora la domanda superi l’offerta, l’attribuzione degli spazi finanziari disponibili sarà effettuata in proporzione alle richieste; nel caso contrario, l’utilizzo degli spazi ceduti verrà ridotto in misura proporzionale.

I maggiori spazi finanziari conseguiti potranno essere utilizzati esclusivamente per effettuare spese per il pagamento di residui passivi di parte capitale e tale destinazione dovrà essere attestata dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico finanziario con la certificazione finale da trasmettere entro il prossimo 31 marzo. In assenza di tale certificazione, il bonus verrà annullato, mentre resteranno validi i peggioramenti dei saldi obiettivi del biennio successivo. Il Mef inviata a prestare attenzione alla correttezza delle richieste, anche con riferimento all’unità di misura, che è l’euro (e non le migliaia di euro). Decorsa la data del 15 giugno, non sarà più possibile rettificare i dati.


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