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Arriva l’identità digitale unica
Cittadini e Pa. Entro dicembre il debutto dello Spid per accedere alla rete

Entro dicembre 2015 verranno rilasciate le prime identità digitali che permetteranno a cittadini e imprese di accedere ai servizi in rete offerti dalla pubblica amministrazione e dai privati. L’Agid (Agenzia per l’Italia digitale), in collaborazione con il Garante per la protezione dei dati personali, ha emanato infatti ieri i quattro regolamenti tecnici necessari all’avvio dello Spid (Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale) dando così attuazione concreta all’articolo 64 del Codice dell’amministrazione digitale e al correlato decreto del Presidente del consiglio dei ministri datato 24 ottobre 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014. 
Le prime pubbliche amministrazioni che permetteranno l’accesso ai propri servizi tramite Spid sono agenzia delle Entrate, Inail, Inps, regione Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Marche. Le altre pubbliche amministrazioni sono obbligate ad aderire a Spid entro i ventiquattro mesi successivi all’accreditamento del primo gestore di identità digitale. L’identità Spid è costituita infatti dalle credenziali erogate, previa richiesta e identificazione dell’utente, dagli identity provider o gestori di identità digitale: si tratta di aziende in possesso delle caratteristiche definite dai regolamenti tecnici e che dal 15 settembre 2015 potranno fare richiesta di accreditamento ad Agid. 
Con lo Spid si potrà accedere a qualunque servizio online con le medesime credenziali di autenticazione universalmente accettato. Nel sistema attuale ogni servizio richiede invece credenziali specifiche per singolo ente. Il cittadino potrà così autenticarsi una sola volta presso uno dei gestori di identità digitali e utilizzare tale autenticazione con qualunque erogatore di servizi online, pubblico e privato, sia italiano che della Ue. Gli utenti potranno disporre di una o più identità digitali, costituite da alcune informazioni identificative obbligatorie, quali codice fiscale, nome, cognome, luogo e data di nascita, sesso. Le identità digitali vengono rilasciate dai gestori su richiesta dell’interessato dietro presentazione di un modulo di richiesta di adesione, contenente tutte le informazioni necessarie all’identificazione del richiedente, distinte a seconda che si tratti di persona fisica o giuridica. Alla richiesta segue la fase di identificazione e cioè l’accertamento delle informazioni sufficienti a identificare il richiedente sulla base dei documenti forniti. L’identificazione può essere a vista, con presenza fisica del richiedente presso le sedi preposte, oppure a vista da remoto mediante l’utilizzo di strumenti di registrazione audio/video. L’identificazione può aversi anche in modo informatico, tramite documenti digitali di identità, altre identità Spid o con firma elettronica qualificata o digitale. All’identificazione segue la verifica dell’identità dichiarata con accertamenti effettuati tramite fonti autoritative istituzionali per verificare la veridicità dei dati raccolti. 
Il sistema Spid è basato su tre livelli di sicurezza. Il primo permette l’autenticazione del titolare tramite Id e password stabilita dallo stesso utente. L’identità Spid di secondo livello permette invece l’autenticazione tramite password e generazione di una Otp – One time password inviata al titolare. Il terzo livello permette, infine, l’autenticazione tramite utilizzo di una password e una smart card.


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