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«Molti rischi»: per ora la Ue rinvia il giudizio
Le valutazioni di Bruxelles. L’Europa di pronuncerà sulla legge di stabilità solo in primavera: il quadro presenta ancora troppe incertezze

La Commissione europea pubblicherà stamani le attese opinioni sui bilanci nazionali del 2016. L’esecutivo comunitario dovrebbe considerare la Finanziaria italiana a rischio di non rispetto del Patto di stabilità per via di una deviazione significativa dal previsto percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio. Ciò detto, l’esecutivo comunitario dovrebbe confermare le voci della vigilia, dando il beneficio del dubbio al governo e rinviando il giudizio di merito alla prossima primavera. 

Il governo Renzi ha presentato un progetto di bilancio previsionale che prevede un deficit nominale del 2,3% del prodotto interno lordo nel 2016, rispetto a un obiettivo precedente dell’1,8% del Pil. Nel contempo, il ministero dell’Economia ha chiesto alla Commissione europea di poter godere di flessibilità di bilancio, citando lo sforzo sul fronte della modernizzazione dell’economia, la spesa per nuovi investimenti pubblici, e le uscite derivanti dall’emergenza immigrazione. 

La Commissione europea dovrebbe prendere atto oggi della Finanziaria italiana, accogliendo con soddisfazione le recenti riforme economiche del governo. Dovrebbe notare, tuttavia, che sui tagli alla spesa sono necessari maggiori sforzi. Soprattutto, dovrebbe sottolineare che il progetto di bilancio per l’anno prossimo prevede un peggioramento del deficit strutturale dello 0,5%, quando invece l’intesa con Roma prevedeva come minimo una riduzione dello stesso deficit strutturale dello 0,1% del Pil. 

Agli occhi di Bruxelles, esiste quindi il rischio di deviazione significativa dal previsto percorso di avvicinamento al paregggio di bilancio. Ciò detto, il contesto economico debole e la situazione politica, segnata da ultimo dagli attacchi terroristici di Parigi, dovrebbero indurre la Commissione ad avere un atteggiamento comprensivo, rinviando un giudizio di merito alla prossima primavera, quando potrà toccare con mano gli sforzi sul fronte delle riforme e degli investimenti (si veda Il Sole/24 Ore dell’11 novembre). 

Solo a inizio 2016, quindi, si saprà se la Finanziaria avrà superato l’esame e sarà considerata in linea con il Patto di stabilità e di crescita. L’opinione che verrà pubblicata oggi è il riflesso della difficile situazione politica ed economica a livello della zona euro, del desiderio del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker di garantire maggiore spazio di manovra ai governi, soprattutto quelli che tentano di riformare la loro economia, e degli sforzi del governo italiano nell’adottare riforme strutturali. 


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