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Banda larga, Telecom Italia potenzia centrali

Dopo il via libera dell’organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete, Telecom Italia si avvia ad una soluzione operativa alla chiusura delle 518 centrali, avvenuta ad inizio anno, che aveva allarmato i quattro operatori concorrenti (Vodafone, Wind/Infostrada, Fastweb e BtItalia).
L’azienda, infatti, aveva impedito l’attivazione di nuove linee all’interno delle centrali già sature per evitare rallentamenti nella connessione alle utenze già attive, ma lo scarso preavviso e la carenza di informazioni relative allo stato di congestione dei circa cinquecento impianti non più disponibili avevano fatto partire un’indagine dello stesso organo di vigilanza.
A seguito del chiarimento dei motivi della chiusura delle centrali, Telecom ora procederà con il potenziamento della maggior parte delle strutture inibite (circa trecento).
Telecom ha inoltre annunciato di aver risolto anche il problema della mancanza di informazioni sulla percentuale di utilizzo degli impianti con una sorta di codice semaforico: bollini verde, giallo e rosso nei database informatici segnaleranno ai concorrenti lo stato di saturazione delle centrali di tutta la rete.
Le soluzioni proposte sono state giudicate “rimedi idonei” dall’organo di vigilanza, che lo scorso 11 agosto ha chiuso il procedimento avviato ad aprile.
La scelta fatta dal principale operatore di telecomunicazioni italiano, cioè quella di precludere nuove attivazioni di linee in tutti i casi di centrali al completo, avendo rappresentato una riduzione temporanea dei ricavi da nuove acquisizioni di clienti per la stessa Telecom o di linee offerte all’ingrosso ai concorrenti è stata quindi rivalutata alla luce degli obiettivi dichiarati da Telecom di garantire un servizio adeguato alle utenze storiche.


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