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Nuovo marchio di Roma: la Lupa del terzo millennio

E’ moderna (anzi un po’ postmoderna), è leggermente dimagrita, è ridotta a linea geometrica. Ma è sempre lei, la Lupa Capitolina, erta sulla colonna il cui contorno disegna la M, penultima lettera del nome di Roma. E’ il nuovo brand della Capitale, quello che ha vinto il concorso nazionale “Roma in un’immagine”, bandito dal Comune (Assessorato Cultura e Comunicazione) a luglio 2009 per un nuovo marchio della città, destinato a sostituire lo stemma istituzionale nella promozione culturale e turistica e nel relativo merchandising.
Il tema del concorso, lanciato in collaborazione con l’università Sapienza (facoltà di Scienze della Comunicazione), era appunto la Lupa, icona per eccellenza di Roma, e lo svolgimento consisteva nell’interpretare in chiave contemporanea l’antico simbolo abbinandovi il nome della città. Tradizione e futuro, insomma. Il logo vincitore, scelto tra 1.103 proposte, è stato proclamato e presentato in Campidoglio dal sindaco Alemanno, dal vicesindaco Cutrufo e dall’assessore alla Comunicazione, Umberto Croppi.
Hanno partecipato alla selezione, come da bando, diverse categorie di concorrenti: agenzie e professionisti della comunicazione ma anche studenti o laureati, senza limiti di età, nei settori del design, della comunicazione visiva, della pubblicità, delle belle arti e dei beni culturali.
Hanno risposto in oltre mille all’appello, da quasi tutta Italia. Elevata la qualità media dei progetti, con un denominatore comune fatto di grande fantasia e spiccato senso della forma. La commissione incaricata di stilare la graduatoria e individuare il vincitore – composta da esperti di comunicazione, design e marketing – li ha vagliati in base a questi criteri: originalità e riconoscibilità, creatività e attualità stilistica, efficacia del sistema comunicativo, flessibilità e riproducibilità della proposta, idea e rilevanza del progetto.

Ha vinto il logo proposto dall’agenzia torinese Mediapeople. Ecco la motivazione, firmata dal professor Mario Morcellini, preside di Scienze della Comunicazione alla Sapienza e presidente della commissione: “per la forza del richiamo alla tradizione classica, evidente tanto nella ricca iconografia del capitello quanto nello slancio della colonna sovrastata da una stilizzazione della leggendaria Lupa”.
Oltre al progetto vincitore, la commissione ne ha scelti 70 da esporre all’Ara Pacis: la mostra, intitolata “Roma in un’immagine. Un brand per la città di Roma”, è curata da Monica Scanu ed è visitabile fino al 3 ottobre. Vi si possono vedere tutte le proposte migliori, compresa naturalmente quella che ha vinto il concorso e d’ora in poi incarnerà l’idea di Roma nella comunicazione culturale e turistica. Sotto il profilo stilistico il ventaglio è ampio: immagini tradizionali della Lupa combinate con scritte dalla grafica aggressiva; i Gemelli rappresentati come bambini litigiosi o talmente stilizzati da diventare semplice segno; o ancora, la Lupa e la scritta “Roma” che compongono l’immagine delle forme architettoniche della città: archi, colonne, acquedotti.
Tra gli obiettivi del concorso – ha spiegato il sindaco Alemanno – quello di “dare impulso all’immagine di Roma, comunicando col linguaggio della modernità i simboli tradizionali della città”.
La graduatoria completa dei partecipanti è nelle pagine del Dipartimento Comunicazione Istituzionale.


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