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Rinnovo del contratto dei segretari, scambio di batture Tassone-Naddeo. Unscp risponde: l'Aran sbaglia a interpretare la norma

“È in atto un tentativo senza precedenti di dequalificazione professionale nei confronti dei segretari comunali e provinciali’”. Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato dell’Udc Mario Tassone, che a tale proposito ha presentato un’interpellanza al Ministro della pubblica amministrazione e dell’innovazione.
“Non solo non si muove ancora un dito – aggiunge – per rendere il loro un ruolo meno vago nella galassia della pubblica amministrazione, ma ora l’Aran li esclude addirittura dalla trattativa negoziale per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Un accordo ‘a tavolino’ senza parti sociali è fuori da ogni logica. L’unico ‘tavolo’ serio dovrebbe essere quello aperto alle rappresentanze sindacali di categoria, ovvero all’Unscp”.
“Ci appelliamo alla sensibilità del Governo – dice ancora Tassone – affinché la dignità dei segretari comunali e provinciali non venga ulteriormente lesa”.

“Con riferimento alle dichiarazioni del deputato Mario Tassone, in merito al contratto di lavoro dei segretari comunali, preciso che l’ARAN ha convocato al tavolo per il rinnovo contrattuale le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto regioni ed enti locali, nel cui ambito è regolato il rapporto di lavoro dei segretari comunali e provinciali, così come si legge all’art. 9, comma 2, dell’accordo quadro per la definizione dei comparti sottoscritto in ARAN l’11 giugno 2007” – ha dichiarato Antonio Naddeo, commissario straordinario Aran -. “Pertanto non è assolutamente vero che le trattative si stiano svolgendo ‘a tavolino e senza parti sociali’. Si tratta invece di un tavolo serio, rispettoso della legge, con parti sociali che si chiamano CGIL, CISL, UIL e DICCAP”.

In una nota diffusa ieri 30 settembre l’Unscp commenta così lo scambio di battute tra Tassone e Naddeo: “Il Commissario Straordinario dell’Aran, nella replica all’On.le Tassone, si richiama ancora una volta all’art. 9, comma 2, dell’Accordo Quadro. Il punto è proprio questo: a nostro avviso l’Aran interpreta in modo errato proprio quella norma! E non da oggi l’Unione lo fa rilevare. Si veda in particolare il documento del 24 settembre, inviato peraltro proprio all’Aran, in particolare alle pagine 3 e seguenti, dove si spiega perchè quella norma non esclude affatto l’Unione dal tavolo, e non comporta affatto, soprattutto, che il Contratto dei Segretari debba essere regolato nell’ambito del personale dei livelli.
L’Unione quindi non chiede certo di prescindere dalle norme, ma di applicarle in modo corretto e coerente con il profilo dirigenziale della figura a cui si riferiscono.
L’Unione ringrazia l’On.le Tassone per la sua interpellanza e per l’importanza e valenza complessiva dei temi che pone, nell’ottica di una soluzione positiva della vicenda contrattuale, ma anche di una riforma complessiva che valorizzi il ruolo dei Segretari per rispondere alle esigenze di buon funzionamento delle Autonomie Locali.”.


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