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-80% CO2 e bollette leggere in Ue a 2050, road map
Rivoluzione energetica con rinnovabili, agire prima del 2015

Diminuire dell’80% le emissioni di CO2 al 2050, rispetto al 1990, stoppando l’effetto serra “comporterebbe, nello scenario peggiore, una bolletta di 250 euro l’anno per la famiglia media europea” senza costi superiori per i consumatori “se si seguirà la strada delle energie rinnovabili”, perché il costo futuro dell’elettricità per una famiglia si potrà attestare a meno di 70 centesimi al giorno. Questo quanto emerso dalla ‘Roadmap 2050: guida pratica per un’Europa prospera a basse emissioni di carboniò, un progetto destinato a rendere ‘verde’ l’energia nel vecchio continente e presentato a Roma in un incontro promosso dai senatori Ecodem Francesco Ferrante e Roberto della Seta insieme ai colleghi del parlamento europeo, Vittorio Prodi e Graham Watson, quest’ultimo presidente del Climate Parliament. Il progetto prende in esame diversi scenari possibili di ‘decarbonizzazione’ nel settore dell’energia, esponendo “le conseguenze a breve termine di questo impegno a lungo termine”. Uno dei più importanti elementi che emergono da questa ‘Roadmap 2050’ è che alcuni presupposti finora largamente condivisi e che dominavano il dibattito sul futuro del settore energetico europeo sono in realtà dei ‘preconcetti’: a esempio il fatto che gli scenari energetici ad alta rinnovabilità sarebbero risultati “troppo instabili” per essere considerati affidabili. Smentito anche che questi sarebbero risultati “antieconomici e molto più onerosi”, nonché il fatto che sarebbero state necessarie scoperte tecnologiche per permettere all’Europa di passare a un’energia a emissioni zero. Dal progetto emerge che in ciascun percorso ipotizzabile a emissioni basse o nulle, ovvero utilizzando il 40%, 60%, 80% o 100% di fonti energetiche rinnovabili, il costo futuro dell’ elettricità risulta paragonabile a quello ottenuto con le infrastrutture attuali, senza però le alte emissioni di carbonio. Infine per ‘decarbonizzare’ il settore energetico entro il 2050 i responsabili del progetto avvertono che bisogna “agire prima del 2015”.


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