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Ue, studieremo i dettagli del piano Campania contro l'emergenza rifiuti

BRUXELLES – La Commissione Ue “studierà nel dettaglio” i piani per rientrare dalla crisi dei rifiuti che la delegazione della Regione Campania ha consegnato questa mattina a Bruxelles.
Lo ha detto il 5 ottobre scorso Joe Hennon, portavoce del Commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik.
“Studieremo nel dettaglio i documenti della Campania, che descrivono i suoi impegni, per valutarne la compatibilità” con quanto chiede la Commissione, ha detto il portavoce.

VENT’ANNI PER RISOLVERE IL PROBLEMA SONO TROPPI
“Venti anni per risolvere il problema dei rifiuti in Campania sono un tempo inaccettabile”: è quanto fanno sapere fonti della Commissione europea dopo l’incontro tra il Commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik e il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Secondo le fonti “la situazione è seria e urgente” e la Campania ha bisogno di “azioni serie, determinate, sistematiche e strutturali”. La documentazione che la Campania ha presentato lo scorso 5 ottobre alla Commissione, spiegano le fonti, stima in 20 anni i tempi per mettersi in regola con quanto chiede Bruxelles.
Una tempistica “inaccettabile”, hanno valutato i servizi della Commissione che hanno chiesto alla Campania di accelerare “altrimenti la procedura d’infrazione andrà avanti” e l’Italia sarà portata di nuovo davanti alla Corte di giustizia.
Bruxelles si è detta disponibile ad andare incontro alla Regione, ma se verranno prese al più presto azioni “sistematiche e determinate”. “Saremo equi ma rigidi, perché abbiamo bisogno di rassicurazioni per i cittadini”, riferiscono le fonti che confermano che i fondi strutturali destinati all’ambiente e bloccati dopo la sentenza della Corte di giustizia, restano congelati.


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