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Ue, sì a proroga Protocollo di Kyoto

I ministri dell’ambiente dell’Ue – a determinate condizioni – sono pronti a prendere in considerazione una proroga, di un certo periodo, del protocollo di Kyoto che scade nel 2012. La condizione posta e’ che, nella prospettiva di un accordo mondiale, le grandi economie si impegnino a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.
Questo il senso dele conclusioni raggiunte, veenrdì sera scorso a Lussemburgo, dal consiglio dei ministri dell’ambiente dell’Ue, in vista della conferenza delle parti alla Convenzione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si aprira’ a Cancun a fine novembre. Intanto il presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, ha inviato una lettera al presidente permanente dell’Unione europea, Herman Van Rompuy, e ai 27 governi dell’Ue, in cui sostiene la tesi di una ”posizione realistica” dell’Unione ai negoziati di Cancun. Barroso ritiene che difficilmente si possa raggiungere un accordo internazionale a Cancun, e quindi sostiene al soluzione di una proroga del protocollo. ”Dobbiamo essere coscienti del fatto che non ci sono le condizioni di un accordo internazionale legalmente vincolante per Cancun – scrive Barroso – e dobbiamo concentrarci su cio’ che e’ realistico ottenere”. Le conclusioni sono state sottoscritte dal Consiglio Ue al termine di un dibattito estremamente intenso in quanto un gruppo di paesi – tra questi Francia e Polonia – erano favorevoli ad una maggiore apertura e ad una proroga meno condizionata del protocollo di kyoto. Altre invece – tra cui l’Italia – sostenevano la tesi che anche le altre grandi economie mondiali devono fare uno sforzo vincolante per garantire le stesse condizioni di competitivita’ a livello mondiale.


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