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Patto Ue, per Tremonti è un buon testo
Ci sono formule assolutamente gestibili per Italia

LUSSEMBURGO – L’accordo trovato tra i 27 ministri finanziari della Ue sulla riforma del Patto di stabilità e di crescita per il Ministro dell’economia, Giulio Tremonti, “è un buon testo”. “Sono state trovate formule flessibili, ragionevoli e assolutamente gestibili da parte del nostro Paese”, ha detto il ministro.
“Il testo – ha detto Tremonti – sintetizza le ragioni politiche con le ragioni tecniche. Ora può essere che sarà oggetto di altre valutazioni politiche da parte dei capi di Stato e di governo che lo potranno solo migliorare”. Tremonti ha poi sottolineato come “nessuna richiesta è stata avanzata dall’Italia. Nessuna richiesta di dilazione o di estensione della valutazione del debito ai fattori rilevanti. C’è stata solo una posizione italiana che si è rivelata coerente con quanto deciso col consenso di tutti”.
“Il Patto così ridisegnato – ha concluso Tremonti – ci consente di recepire gli insegnamenti della crisi: la crisi non è nata dai debiti pubblici ma dalla finanza privata”.
“Stavolta rompo gli schemi e inizio io la conferenza stampa: habemus pactum…novum” ha esodito Tremonti.
“Se restiamo a quanto scritto nel testo deciso oggi, per noi resta fondamentale la correzione del deficit. Tutto il resto sarà oggetto di future considerazioni” ha aggiunto.
Nel testo sulla riforma del Patto Ue di stabilità e di crescita messo a punto dai ministri finanziari della Ue “non c’è alcun riferimento numerico per quel che riguarda il debito pubblico” ha spiegato il Ministro dell’economia. Nella proposta della Commissione Ue si prevede per i Paesi in debito eccessivo (sopra il 60%) un taglio del debito pubblico di un ventesimo l’anno.


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