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Intervento della Commissione per migliorare la capacità di reazione dell'Ue alle catastrofi

Si è compiuto il 26 ottobre scorso un altro passo per migliorare e rendere più veloce ed efficace la reazione dell’UE alle catastrofi: la Commissione europea ha difatti adottato una nuova comunicazione diretta a rafforzare la capacità dell’Unione in tale ambito – sia in termini di protezione civile che di aiuti umanitari. Questa nuova strategia persegue una soluzione a due livelli: in primo luogo col rafforzamento dell’attuale capacità di reazione europea e degli assetti di emergenza degli Stati membri e, in secondo luogo, con la creazione di un centro europeo di risposta alle emergenze, una nuova piattaforma per scambiare informazioni e rafforzare il coordinamento della reazione dell’UE alle catastrofi.

Kristalina Georgieva, Commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, ha dichiarato: “Dal 1975 il numero di catastrofi a livello mondiale è quintuplicato. In caso di catastrofi conta ogni singola ora: per questo l’Unione europea ha bisogno di un sistema che garantisca la disponibilità e l’uso immediati delle strutture fondamentali senza che occorra investire in nuove e costose risorse, affinché la nostra strategia di risposta sia non solo pianificata in modo efficace, ma sia anche economicamente conveniente. Per intervenire non dobbiamo certo aspettare la prossima grossa catastrofe.”

Le proposte odierne sono dirette a rafforzare il coordinamento della reazione alle catastrofi dell’Unione europea, sia all’interno che all’esterno delle frontiere. Per ottenere efficacia e coerenza, la comunicazione propone l’instaurazione di unacapacità di reazione europea, e suggerisce la creazione di un pool volontario di determinate strutture d’emergenza nazionali e l’elaborazione di piani d’emergenza. La comunicazione prevede inoltre la creazione di un vero e propriocentro europeo di risposta alle emergenze, fondendo le unità di crisi dell’Ufficio per gli aiuti umanitari (ECHO) e della protezione civile (MIC). Operativo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, questo centro permetterà di condividere le esperienze acquisite e di raccogliere informazioni in tempo reale in entrambi i settori. Il nuovo centro di risposta controllerà i rischi, fornirà allarmi rapidi e coordinerà la reazione civile dell’UE alle catastrofi.

Questa strategia di reazione alle catastrofi è basata sul coordinamento delle informazioni e delle risorsepiuttosto che sulla creazione di nuove strutture gerarchiche. Ciò allo scopo di evitare doppioni e di massimizzare il rapporto costi-benefici. Un maggior coordinamento rafforzerà anche il contributo dell’Unione agli sforzi compiuti nell’ambito delle Nazioni Unite, in particolare migliorando la valutazione delle necessità. La strategia affronta poi l’esigenza di unamaggiore visibilitàdel lavoro fatto dall’UE nelle sue operazioni di reazione alle catastrofi. Vengono proposte misure appropriate, come l’uso, se del caso, di simboli UE, e la verifica che i partner umanitari della Commissione diano la giusta visibilità agli aiuti finanziati dall’Unione. Una maggiore visibilità assicurerebbe una maggiore trasparenza per quanto riguarda i risultati delle attività umanitarie dell’Unione – sia per i cittadini, che per coloro che vengono aiutati in tutto il mondo.

L’Unione europea ha avuto finora a disposizione due strumentiprincipali per garantire una reazione rapida ed efficace alle catastrofi: l’assistenza umanitaria e la protezione civile. Entrambi questi elementi hanno ricevuto una nuova base giuridica col trattato di Lisbona, e l’odierna comunicazione è il primo passo verso il rafforzamento della reazione dell’UE alle catastrofi conformemente al trattato e ai reiterati inviti a intervenire per migliorare tali capacità di risposta.

>> Per maggiori informazioni sito internet ECHO


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