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Ok a decreto-legge per l'emergenza dei rifiuti a Napoli, stop dalla Lega sugli aiuti dalle regioni

ROMA – Poteri commissariali al governatore Stefano Caldoro e la collaborazione di tutte le Regioni per lo smaltimento dei rifiuti che giacciono nelle strade del Napoletano. E’ questa la soluzione trovata al termine di un lungo e contrastato Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi. Soluzione che determina un vero e proprio terremoto politico nella maggioranza. La Lega insorge e dice no a qualsiasi ipotesi che preveda l’invio dei ”rifiuti napoletani a quei somari del nord”.
Il Pdl campano si spacca ed attacca Mara Carfagna: il ministro e’ ‘colpevole’ di aver permesso lo ”spostamento di competenze sul termovalorizzatore” a scapito delle amministrazioni provinciali attualmente gestite dal Pdl. E la Carfagna in cdm e’ stata anche protagonista di uno scambio di battute animate con La Russa, uno scontro subito stoppato da Berlusconi che ha invitato tutti i presenti a rimanere uniti in questo periodo.
Nella partita si inserisce anche il Pd. Pier Luigi Bersani a sorpresa si presenta a Palazzo Chigi mentre e’ in corso il cdm e, in un faccia-a-faccia con il ministro Roberto Maroni, chiede al governo di fare marcia indietro sulla ‘provincializzazione’ della raccolta dei rifiuti.
L’esecutivo cerca una soluzione per liberare le strade della provincia di Napoli dai rifiuti e sa che senza aiuto esterno e’ improbabile che se ne possa uscire in tempi brevi. Anzi, sul futuro incombe la chiusura di altre discariche. Unica soluzione sembra percio’ la realizzazione degli inceneritori.
Nel breve periodo la provincia di Napoli deve rapidamente smaltire i rifiuti in eccesso. Cosi’ Caldoro ufficializza la richiesta di collaborazione ad altre Regioni, precisando che e’ ”legata ad un arco temporale limitato”. A sostegno della tesi interviene anche il ministro Fitto che annuncia un ”tavolo entro martedi’-mercoledi’ per verificare la disponibilita’ delle Regioni”. Ipotesi che il Carroccio respinge al mittente: ”Proposta irricevibile”, la definisce Roberto Castelli.

NAPOLI SOMMERSA DA RIFIUTI, INDAGATO DI SINDACO TERZIGNO – A Napoli intanto i cumuli di rifiuti in strada hanno ormai raggiunto dimensioni impressionanti. Tra le misure piu’ importanti del decreto legge approvato oggi, i poteri commissariali al governatore Caldoro per la realizzazione degli inceneritori e la cancellazione di tre discariche: Terzigno-Cava Vitiello (Napoli), Andretta (Avellino), Serre-Valle della Masseria (Salerno). Quest’ultima decisione e’ stata ovviamente accolta con molto favore dalle popolazioni interessate.
La Procura di Nola ha indagato per interruzione di pubblico servizio il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, che nei giorni scorsi, con un’ordinanza, aveva vietato ai camion provenienti da altri Comuni di sversare nell’invaso di cava Sari. Secondo i magistrati, la conclusione dell’ordinanza secondo cui il funzionamento della discarica produce la contaminazione delle falde acquifere e’ priva di riscontri documentali, anzi in contrasto con le conclusioni cui sono giunte Arpac e Asl.
In seguito al provvedimento, Auricchio si e’ detto pronto a revocare l’ordinanza, per il cui annullamento la Provincia si preparava a fare ricorso al Tar: ”A me sta a cuore la salute dei cittadini – ha spiegato Auricchio – e, se la Procura assicura che non ci sono rischi, non ho motivo di mantenere in vigore il provvedimento”. Effetto dell’iniziativa giudiziaria potrebbe essere la ripresa degli sversamenti nella cava Sari tanto e’ vero che il questore di Napoli, Santi Giuffre’, dice di aspettarsi una ”notte calda” sul fronte dell’ordine pubblico.


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