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Reti Amiche: protocollo d'intesa tra Palazzo Vidoni e ICBPI
Il Capo Dipartimento per la digitalizzazione della PA e l’Innovazione tecnologica Renzo Turatto e il Direttore generale dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane Giuseppe Capponcelli hanno firmato il 2 dicembre scorso a Palazzo Vidoni un Protocollo d’intesa per l’erogazione ai cittadini e alle imprese di diversi servizi delle Pubbliche Amministrazioni attraverso “Reti Amiche”.
L’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI) è la società a capo di un gruppo bancario che fornisce servizi e infrastrutture per la competitività e la crescita di banche, istituzioni finanziarie e assicurative, imprese e Pubblica Amministrazione. Attraverso le proprie controllate e partecipate opera principalmente su quattro asset: sistemi di pagamento, monetica (carte di pagamento, ATM, POS) securities services e servizi di outsourcing informatico e consulenza specializzati. ICBPI, nell’ambito del programma Reti Amiche, fornirà la rete accessibile su tutto il territorio e gli strumenti funzionali e di facile utilizzo per consentire al cittadino e alle imprese di usufruire dei servizi della PA.
L’accordo, pienamente coerente con il ruolo che ICBPI ricopre nel fornire efficienza e innovazione a clienti che sostengono lo sviluppo delle realtà locali del Paese, prevede lo sviluppo dell’erogazione di servizi pubblici verso i dipendenti, i cittadini e le imprese clienti attraverso i canali propri e delle banche socie e/o clienti di ICBPI. Nel dettaglio:
Il progetto “Reti Amiche”, creato e promosso dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta, agevola il rapporto tra il cittadino e la PA. Reti Amiche offre ai clienti dei servizi pubblici i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie dell’informazione e presenta la comodità di utilizzare reti già esistenti, vicine a casa, amichevoli, senza costi aggiuntivi. Il risultato è una migliore qualità del servizio con minori costi, un servizio efficiente utilizzabile dai cittadini che hanno minor dimestichezza con Internet o che hanno minore mobilità fisica, l’apertura delle reti pubbliche alla collaborazione non solo tra di loro ma anche con le reti private.
La firma del protocollo di oggi rafforza ancora di più i 60.000 sportelli Reti Amiche già attivi sul territorio nazionale grazie agli accordi già siglati nei mesi scorsi, tra gli altri, con Poste, Tabaccai e Unicredit.
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