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Rinnovabili: pronto conto energia, arrivano nuovi incentivi
In vigore dal prossimo 30 giugno

È pronto il quarto conto energia, il provvedimento che conterrà i nuovi incentivi alle rinnovabili. La prima bozza del provvedimento dovrebbe approdare presto sul tavolo dei Ministri Paolo Romani e Stefania Prestigiacomo che vareranno l’apposito decreto ministeriale.
I nuovi incentivi dovrebbero entrare in vigore dopo il 30 giugno.
Secondo le prime indiscrezioni, il testo prevederebbe un taglio contenuto della tariffa incentivante nel 2011, quantizzabile intorno al 10%. La riduzione proseguire poi gradualmente negli anni successivi: un altro 10% nel 2012 e un ulteriore 15/20% nel 2013. Inoltre, per il periodo compreso tra il 2012 e il 2017, anno della prevista grid parity, potrebbe essere introdotto un tetto annuo di 2.000 MW installati e un limite di 6 miliardi di euro all’anno da destinare agli incentivi. Ovvero i famigerati “cap” che gli imprenditori temono tantissimo.
Nel frattempo, continuano le consultazioni tra il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e le parti in causa. Dopo il confronto con le principali sigle sindacali, Romani ha incontrato anche i rappresentanti delle Regioni, che hanno chiesto al governo di correre ai ripari per scongiurare la crisi del settore, in stallo dopo l’approvazione del decreto. Le amministrazioni regionali hanno avuto dal ministro l’assicurazione di essere coinvolte direttamente nel processo decisionale che porterà alla stesura definitiva del decreto attuativo.
Le preoccupazioni delle Regioni ricalcano quelle, analoghe, espresse nelle scorse settimane da associazioni ambientaliste, sindacati, imprenditori del settore e addetti ai lavori in genere. Anche Confindustria ha raccomandato che il calo degli incentivi, necessario anche secondo gli stessi operatori delle rinnovabili, sia parziale e progressivo, tale da non mettere in discussione gli investimenti già effettuati. Il ministro Romani, insieme ai suoi colleghi Prestigiacomo e Galan (che è appena passato dal dicastero dell’Agricoltura a quello dei Beni Culturali), ha più volte garantito che il provvedimento attuativo in preparazione terrà conto delle istanze degli addetti ai lavori e delle associazioni di categoria. Lunedì 28 marzo le prime risposte.


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