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Rsu sulla strada del rinnovo
Raggiunta l'intesa all'Aran per la definizione del calendario delle votazioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali nel pubblico impiego. Intero sistema delle relazioni sindacali verso il restyling

Rinnovi delle rappresentanze sindacali unitarie in dirittura per le pubbliche amministrazioni. È stata infatti raggiunta ieri l’intesa all’Aran per la definizione di un protocollo di intesa per la definizione del calendario delle votazioni per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego. L’intesa, si legge in una nota dell’Aran, prevede un percorso teso a modificare gli accordi quadro sul regolamento Rsu e la definizione dei nuovi comparti di contrattazione secondo la legge Brunetta. Questo percorso dovrà concludersi in ogni caso entro il 10 dicembre 2011, in caso contrario scatterà una clausola di garanzia che definisce già il calendario delle elezioni delle Rsu. Tale clausola prevede la votazione per i giorni dal 5 al 7 marzo 2012 e saranno coinvolte circa 40mila amministrazioni, scuole comprese. Il Commissario straordinario dell’Aran, Antonio Naddeo si è dichiarato “veramente soddisfatto che questa lunga è difficile trattativa si sia conclusa con un consenso quasi unanime delle organizzazioni sindacali (non hanno firmato le Rdb Cub). Il dovere dell’Aran era quello di trovare una mediazione tra le diverse ipotesi proposte dalle organizzazioni sindacali e rispettare il parere che il Consiglio di Stato aveva reso in base ad una richiesta del ministro Brunetta. Ci siamo riusciti è per questo ringrazio il senso di responsabilità di tutti i sindacati”. “L’accordo siglato all’Aran sulla definizione del calendario per il rinnovo delle Rsu ‑ ha detto il segretario confederale Gianni Baratta ‑ ha visto prevalere una linea di coerenza”. Baratta ha sottolineato che “saranno necessari almeno 3 diversi accordi (rispettivamente sull’articolo 19 del CCNQ sulle prerogative sindacali del 7 agosto 1998, sull’accordo quadro per le Rsu, sul CCNQ di definizione dei nuovi comparti di contrattazione) prima di poter procedere alle elezioni stesse. Si comprende benissimo come fosse essenziale definire regole e ambiti prima di potervi accedere. Tutto questo ottempera sia al disposto del Dlgs 150/2009, sia al recente parere in materia emesso dal Consiglio di Stato: le elezioni sono elemento imprescindibile di democrazia per i lavoratori tutti ma non avrebbe avuto senso svilirne lo spirito con una loro indizione affrettata ed in ambiti non definiti”.
Con l’accordo siglato all’Aran da tutte le sigle sindacali “è stato ribadito che le elezioni delle Rsu rappresentano una precisa espressione democratica della volontà dei lavoratori, sconfiggendo ogni tentativo di indizione unilaterale delle elezioni da parte di qualche sigla sindacale più attenta alle dinamiche politiche che non ai reali interessi dei lavoratori”, dichiara in una nota Paolo Pirani, segretario confederale della Uil. “Nel corso dell’incontro ‑ aggiunge ‑ è stato richiesto l’avvio immediato del tavolo previsto dall’accordo del 4 febbraio scorso per concordare i nuovi sistemi di relazioni sindacali nella pubblica amministrazione. Ancora una volta si conferma la strada giusta perseguita dalla Uil di rifiutare la protesta sterile e di perseguire con successo la via più difficile degli accordi e del consenso più ampio possibile”.
E sempre restando in tema di personale, l’Anci ha predisposto una serie di proposte emendative all’AS 2665 ‑ Conversione in legge del d.l. n. 34/2011, recante disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della Regione Abruzzo ‑ attualmente all’esame delle Commissioni riunite bilancio e istruzione. L’Associazione dei comuni ha chiesto di prorogare al 2012 il termine per l’entrata in vigore della norma sulla riduzione del numero dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo e sulla limitazione della spesa per mostre e pubblicità nonché sulla soppressione delle spese per sponsorizzazioni. In materia di personale, l’Associazione ha presentato un emendamento per rendere più flessibile ed equo, connesso alla virtuosità dell’ente, il limite delle assunzioni in ragione della diversa entità del rapporto spesa di personale su spesa corrente. Inoltre, in materia di conferimento di incarichi dirigenziali a termine, l’Anci ha predisposto un emendamento finalizzato a conservare margini di autonomia nell’applicazione delle rigide percentuali previste dal decreto 165/2001.


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