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Il conto energia per il solare termico forse già pronto alla fine dell'estate
Il sottosegretario Saglia annuncia che il Governo sta lavorando a due decreti legislativi che dovrebbero vedere la luce entro poche settimane. Il primo introduce un conto energia per le rinnovabili termiche, mentre il secondo dovrebbe varare una serie di misure per promuovere l'efficienza energetica

Gli italiani potranno presto usufruire di un conto energia anche per il solare termico. L’annuncio arriva direttamente dal Governo, per bocca del sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, che ha rivelato la novità nel corso di un suo intervento all’Università Bocconi. Entro l’estate, in anticipo quindi rispetto a quanto previsto dal decreto Romani della primavera scorsa, dovrebbe dunque essere messo a punto un decreto legislativo sul nuovo meccanismo di incentivazione del “calore pulito”, che dovrebbe funzionare grosso modo come quello già in vigore per il fotovoltaico. Dopo la bocciatura referendaria del nucleare, l’esecutivo sembra contare molto su questa fonte di energia, come ha ammesso lo stesso Saglia. «Il calore da fonti rinnovabili – ha dichiarato – è quello che darà il maggior contributo per il raggiungimento degli obiettivi al 2020».
La crescita che il sottosegretario si aspetta con l’introduzione del conto energia è davvero significativa. «Nel 2020 le rinnovabili termiche – ha spiegato – dovranno passare da 3,2 a 10,4 Mtep (milioni di tonnellate di equivalenti di petrolio, ndr), mentre per quelle elettriche ci aspettiamo una crescita dagli attuali 5 ad 8,5 Mtep». Anche l’Unione europea, del resto, aveva chiesto all’Italia di equiparare gli incentivi concessi al solare termico a quelli già disponibili per il fotovoltaico. Il decreto contenente il nuovo conto energia dovrebbe dunque essere pronto entro la fine dell’estate, e potrebbe accompagnarsi a un altro provvedimento, dedicato invece a promuovere l’efficienza energetica.
Su questo fronte, infatti Saglia riconosce che i meccanismi di incentivazione già in vigore, come i certificati bianchi e le detrazioni fiscali del 55%, «non sono idonei a coprire la varietà di soluzioni tecniche impiegabili». Per questo il governo starebbe pensando a un pacchetto di misure che prevedano «la promozione della cogenerazione diffusa e dell’autoproduzione di energia per le piccole e medie imprese, il rafforzamento del meccanismo dei titoli di efficienza energetica, promozione di nuova edilizia a rilevante risparmio energetico e riqualificazione energetica degli edifici esistenti, promozione di prodotti nuovi altamente efficienti».
La notizia di un imminente conto energia per il solare termico sarà probabilmente accolta con favore dalle associazioni del settore, che avevano già chiesto esplicitamente al governo di adottare un provvedimento del genere. Se Saglia manterrà la sua promessa, tra poche settimane questa richiesta sarà finalmente esaudita.


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