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Assenze per malattia nella p.a.: a giugno -3,8% rispetto allo stesso mese del 2010
Fenomeno ridotto del -33,4% nei primi tre anni di applicazione delle norme Brunetta (legge 133/2008)

Rispetto allo stesso mese del 2010, a giugno le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono diminuite del -3,8%. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni non hanno evidenziato scostamenti di rilievo (+0,9%) e anche le assenze per altri motivi si sono contratte lievemente (-0,4%). Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 5.011 amministrazioni pubbliche attraverso il nuovo sistema “PERLA PA” (www.perlapa.gov.it).
Il monitoraggio conferma come la Legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia. A tre anni esatti dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -33,4%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). Le nuove regole volute dal Ministro Renato Brunetta hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e dei servizi pubblici erogati ai cittadini.

Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di giugno i casi più importanti di contrazione del fenomeno sono stati registrati nei Comuni (-10,6%) e nelle Province (-4,1%). Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, si rilevano consistenti diminuzioni nelle Province (-6,1%), nei Comuni (-6,0%) e nel comparto che comprende i Ministeri, la Presidenza del Consiglio e le Agenzie fiscali (-4,8). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni significative nelle altre p.a. centrali (-8,3%) e nelle Aziende Sanitarie Locali (-3,6%). Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano contrazioni in tutte le aree del Paese: dal -7,6% nel Nord Est fino al -2,9% nel Nord Ovest. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni mostrano invece un aumento nel Nord Est (+4,0%) e una sostanziale stabilità del dato nel resto d’Italia. Le assenze per altri motivi si riducono infine del -5,0% nel Nord Est e del -3,7% nel Nord Ovest, rimangono invariate nel Centro (0,0%) e aumentano del 4,3% nel Mezzogiorno.

La rilevazione statistica evidenzia nel mese di giugno casi particolarmente significativi. Nel comparto Ministeri spiccano i dati del Ministero dell’istruzione (-31,0%), del Ministero della salute (-23,5%), del Ministero dell’economia e delle finanze (-23,3%), del Ministero dello sviluppo economico (-23,3%) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri (-18,3%). Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia diminuiscono del -15,3% all’Agenzia delle dogane mentre aumentano del +1,3% all’Agenzia del territorio, del +6,4 all’Agenzia delle entrate e del +7,4% all’Agenzia del demanio. Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Abruzzo (-35,9%), Friuli Venezia Giulia (-14,2%), Calabria (-13,9%), Sardegna (-13,6%), Liguria (-13,3%) ed Emilia-Romagna (-6,8%). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Medio Campidano (-69,1%), Belluno (-62,0%), Brescia (-55,3%), Ogliastra (-50,7%), Varese (-49,1%), Mantova (-48,8%), Matera (-35,1%), Torino (-33,8%), Ravenna (-33,2%) e Viterbo (-31,6%). Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano i casi di Bergamo (-64,2%), Forlì (-59,5%), Torre del Greco (-58,8%), Bologna (-55,0%) e Torino (-53,7%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Chiaravalle (-87,7%), San Giovanni Gemini (-85,7%), Rende (-85,3%), Collesalvetti (-84,4%) e Grottaglie (-81,1%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto clamorosi sono i casi di Cabras (-95,2%), Castelnuovo Rangone (-93,8%), Mediglia (-93,2%), Noicattaro (-92,3%) e Montegrotto Terme (-92,0%).

Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl di Belluno (-47,8%), di Vicenza (-46,3%), di Milano1 (-45,1%), del Friuli Occidentale (-44,3%), della Provincia di Mantova (-34,9%), di Foggia (-34,1%), di Ravenna (-28,8%), di Adria (-24,3%), di Siena (-21,0%) e di Milano2 (-20,4%). Cali altrettanto vistosi sono stati registrati nell’Azienda ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo (-75,0%), nell’Azienda ospedaliera S.G. Moscati (-52,4%), nell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano (-29,2%) e nell’Azienda ospedaliera O.I.R.M. Sant’Anna di Torino (-25,7%).
Una consistente riduzione delle assenze per malattia si registra anche tra il personale di INAIL (-15,2%) mentre si assiste a un significativo aumento del fenomeno presso INPDAP (+7,4%), INPS (+12,6%) ed ENPALS (+14,7%).
Infine, notevoli riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori dell’Istituto nazionale di Ricerca metrologica (-45,5%), della Stazione zoologica “Anton Dohrn” (-34,8%), dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (-32,4%), del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (-25,0%) e dell’Istituto Superiore di Sanità (-19,3%).


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