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Efficienza energetica, nella legge di stabilità non c’è traccia del bonus fiscale
Contrariamente alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, il testo approvato in Senato non contiene l’attesa proroga delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e per le rinnovabili termiche. Con il Governo in agonia, a questo punto, no resta che sperare nel nuovo esecutivo

Colpo di scena, in parlamento, per quanto riguarda le misure di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli immobili. Il testo del maxi-emendamento alla Legge di Stabilità appena approvato dal Senato, infatti, non contiene le annunciate misure di proroga e rimodulazione del bonus fiscale per gli interventi di efficientamento e le rinnovabili termiche. Nei giorni scorsi era stata data praticamente per certo l’inserimento nella ex Finanziaria di una proroga fino al 2014 della detrazione Irpef, pur se con un taglio delle aliquote e una diversificazione del bonus a seconda della tipologia di intervento effettuato.
Invece, nel testo varato a Palazzo Madama (vedi allegato) non c’è traccia delle misure in materia di fonti rinnovabili ed efficienza energetica, in scadenza alla fine dell’anno. L’unica possibilità, a questo punto, è che il Governo uscente inserisca la proroga delle agevolazioni fiscali nei provvedimenti attuativi del decreto Romani, che potrebbero essere varati in extremis dall’esecutivo Berlusconi. In caso contrario, agli addetti ai lavori e alle associazioni di settore, che negli ultimi mesi hanno chiesto di continuo una stabilizzazione del bonus efficienza, non resta che sperare che il nuovo Consiglio dei ministri, che potrebbe entrare in carica già lunedì prossimo, sia intenzionato a investire su rinnovabili e risparmio energetico. Resta il fatto, al momento, che le ripetute promesse di Stefano Saglia, sottosegretario ormai uscente allo Sviluppo Economico, potrebbero a questo punto non essere mantenute.


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