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Coordinamento A21 Locali Italiane: "Enti locali soli nella lotta al cambiamento climatico"
Le amministrazioni locali, in Italia e non solo, sono in prima linea ad affrontare l’efficientamento energetico, il dissesto idrogeologico, la riduzione delle emissioni e dei rifiuti. Eppure, si sentono sempre più abbandonate

Grande successo dell’iniziativa online su enti locali e clima promosso dal Coordinamento A21 Locali Italiane. Si sono collegati in più di 250 alla conferenza trasmessa in streaming sul sito www.climatechampions.eu che per due giorni ha riunito amministratori, assessori e sindaci di tutta la Ue e anche degli Usa, per discutere di come integrare il cambiamento climatico nelle politiche a livello locale.
“I Comuni, le Province e le Regioni sono di fatto in prima linea nella gestione dell’efficientamento energetico, dei dissesti idrogeologici, della riduzione delle emissioni e dei rifiuti – spiega Emanuele Burgin, Presidente del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane – e dopo Durban ci sentiamo ancora più lasciati soli ad affrontare problemi che diventano sempre più complessi. E’ una condizione che riguarda l’Italia, che è condivisa in tutta l’area geografica europea e che in realtà da tempo colpisce molte altre zone del pianeta. Ciò che emerge è la difficoltà degli enti locali ad affrontare il manifestarsi del cambiamento climatico sia da un punto di vista tecnico che economico”.
Per questa ragione nell’ambito della conferenza sono stati presentati diversi casi di studio che stanno gestendo a vario modo questa nuova condizione tra i quali anche quelli delle città di La Spezia, Firenze e Padova e dalla Provincia di Siena.
“La conferenza – spiega Burgin – è stata organizzata nell’ambito di Champ, un progetto europeo del quale il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane è partner, che mira a sviluppare in Italia un vero e proprio programma di formazione e affiancamento sulla gestione integrata per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico, rivolto alle autorità locali, fondato sul confronto e lo scambio di buone pratiche.”
L’obiettivo finale del ciclo di conferenze che proseguirà anche nel 2012 sarà quello di creare una rete delle buone pratiche sostenibili che si integrerà con il Network europeo di enti locali istituito per sviluppare un modello di formazione per affrontare l’adattamento ai cambiamenti climatici.


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