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Anci: il Santo patrono rimane festivo

Angelo Rughetti, segretario generale dell’Anci, in una nota è intervenuto a dissipare i dubbi dei comuni sull’applicazione dell’art. 1, comma 24, della manovra di Ferragosto che stabiliva che da quest’anno la gran parte delle ricorrenze (con esclusione di quelle concordatarie, del 25 aprile, del 1° maggio e del 2 giugno) dovesse cadere la domenica seguente oppure il venerdì precedente o il lunedì successivo a quest’ultima. Ma l’indicazione delle festività da spostare sarebbe dovuta arrivare con un decreto di palazzo Chigi da approvareentro il 30 novembre 2011. Il decreto non è arrivato e quindi il 2012 è iniziato senza che i comuni sapessero la sorte delle rispettive feste patronali. Di conseguenza secondo l’Anci in assenza del d.P.C.M. e dal momento che la disposizione del d.l. 138/2011 «non apporta alcuna modifica alle date delle ricorrenze, è da ritenere tuttora vigente la disciplina contrattuale del comparto», in altre parole per quest’anno nel comparto dei comuni continua a trovare applicazione, l’art. 18, comma 6 del Contratto nazionale di lavoro del 6 luglio 1995 secondo il quale la ricorrenza del Santo patrono è considerata giorno festivo se cade in una giornata lavorativa.


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