MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


L’anti-corruzione parte dal basso
Il ministro Patroni Griffi annuncia un protocollo con l’Anci per avviare misure di contrasto sul piano amministrativo. Carta d’identità elettronica più vicina. Meccanismi premiali per le amministrazioni più efficienti

 “Occorre una disciplina amministrativa che reprima il fenomeno della corruzione, al di là degli aspetti penali, per prevenirla. Siamo in attesa che il provvedimento anticorruzione arrivi in aula per proporre emendamenti che introducano procedimenti amministrativi”. Lo ha detto il ministro della pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, in apertura del Forum Pa di Roma, annunciando inoltre che “in collaborazione, tra gli altri, con l’Anci, presenteremo un protocollo sperimentale per misure anti-corruzione da adottare anche senza l’intervento della legge”. Ma vediamo gli annunci – alcuni di rilievo – fatti dal successore di Renato Brunetta alla kermesse romana.

Innovazione e Carta d’identità elettronica
 Sull’introduzione definitiva della carta di identità elettronica “non dico nulla per scaramanzia, perché è già stata annunciata tante volte. Aggiungo solo che ci siamo molto vicini, e se riusciamo a concludere questa operazione entro l’esperienza di governo sarei molto soddisfatto”.  E il titolare di palazzo Vidoni ha anche osservato che  “il Comune di Roma, che certo non è un piccolo comune, nel solo mese di aprile ha diminuito del 60% le certificazioni anagrafiche, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Questo dimostra che, seppur in silenzio, qualcosa si muove” e che bisogna “mettere a sistema standard di qualità delle prestazioni che spesso, a livello comunale, già esistono”.

Personale
 Flessibilità in entrata per svecchiare il personale della p.a., meccanismi premiali per le amministrazioni più efficienti, digitalizzazione dei servizi al cittadino. Queste alcune ricette illustrate dal ministro. Partendo dal presupposto che “bisogna recuperare la buona reputazione del dipendente pubblico”, Patroni Griffi ha sottolineato che “la flessibilità in entrata ci aiuterebbe a ringiovanire il nostro settore pubblico che è il più vecchio tra quelli dei paesi dell’area Ocse, e a reclutare personale all’uso delle novità digitali”. Secondo il ministro bisognerebbe inoltre prevedere meccanismi di “premialità, sia della struttura che dell’individuo”, quando le p.a. dimostrano di avere “una buona qualità dei servizi resi al cittadino”. L’agenda digitale, infatti “è un importante fattore di crescita ma può anche cambiare radicalmente la vita dei cittadini”, ha continuato Patroni Griffi, e “la tecnologia non deve servire solo ad informatizzare la pubblica amministrazione ma a riorganizzare i servizi pubblici”.  Sulla questione del personale da segnalare anche la ferma presa di posizione delle associazioni degli enti locali.  I dipendenti pubblici non rappresentano “un esercito di fannulloni, ma sono servitori dello stato che devono migliorare le performance, ma di cui va riconosciuto il lavoro, perché sono stati fatti tanti passi in avanti” dal punto di vista “dell’efficienza e della qualità dei servizi”, ha detto il presidente dell’Anci, Graziano Delrio. “Con il grande lavoro che stiamo conducendo sull’agenda digitale avremo migliori strumenti di dialogo con i cittadini, per stringere con loro un nuovo patto”.

La spending review
Quelli della spending review “saranno tagli il più possibile selettivi”. “Vorremmo eliminare gli sprechi – ha detto il ministro – e non tagliare i servizi. Bisogna fare una revisione della spesa selettiva, con tagli mirati sugli sprechi – ha ribadito in conclusione – e non sui servizi”.


www.lagazzettadeglientilocali.it