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Modifiche in vista alla legge di stabilità
Stop all'operazione cieli bui

Nuove modifiche in vista alla legge di stabilità. Dopo i segnali inviati nei giorni scorsi dal Parlamento, che attraverso le commissioni ha chiesto di rivedere capitoli centrali della manovra (dalle detrazioni alla sanità), oggi è il governo che si fa avanti, sfruttando gli spazi che si aprono durante l’iter parlamentare per apportare correzioni al testo varato qualche settimana fa.
E così il Ministero dei beni culturali propone di prorogare gli incentivi fiscali al cinema facendo pagare agli automobilisti, con la stabilizzazione dell’incremento del prezzo della benzina, i 90 milioni di euro all’anno necessari, mentre il dicastero dell’Istruzione ribadisce il passo indietro sul fronte dell’allungamento dell’orario dei professori ammettendo però di star ancora cercando i fondi per evitarlo.
Intanto si riapre il capitolo Iva, rimasto un po’ sullo sfondo in questi ultimi giorni e che però per il Pdl continua a restare centrale, come non si stanca di ripetere il segretario Angelino Alfano. Il Sottosegretario al Tesoro Gianfranco Polillo infatti prova a rassicurare, spiegando come per evitare l’aumento dell’imposta sui consumi ci sia “ancora tempo”. Ma nel mirino del Parlamento non ci sono appunto solo i grandi temi fiscali come dimostra il lavoro delle commissioni, che pur consapevoli del ruolo consultivo che i regolamenti gli riconoscono, questa volta hanno fatto sentire la loro voce.
E così finisce sul tavolo degli imputati anche la cosiddetta operazione cieli bui, attraverso la quale l’Esecutivo puntava al risparmio energetico. I deputati esperti di temi ambientali hanno infatti bocciato le misure che prevedono di spegnere le luci della città: “una decisioni di buon senso. L’illuminazione pubblica è garanzia di sicurezzà”, commenta la responsabile Ambiente del Partito Democratico Stella Bianchi.
C’é poi chi guarda più al proprio ‘orticello’ come la Commissione agricoltura che chiede al governo non solo di ripristinare gli incentivi per il settore ma anche di incrementare le risorse.
Che alla fine il testo che uscirà dal Parlamento sarà “molto diverso” da quello che ha ottenuto il sigillo di Palazzo Chigi è quindi il facile pronostico del presidente della Camera Gianfranco Fini. D’altro canto, evidenzia il leader di Fli, “il Governo si è dichiarato disponibile, a saldi invariati, a procedere a delle modifiche”. A saldi invariati appunto. La necessità di non dimenticarsi dell’importanza del rigore è quanto sembra voler ricordare lo stesso premier Mario Monti quando sottolinea che per “voltare pagina” l’Italia debba confrontarsi anche con “scelte difficili”.

(Fonte: ANSA)


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