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Delrio e Zanonato Ministri della Repubblica, un riconoscimento al ruolo dell'Anci per lo sviluppo del Paese
Un messaggio di cambiamento rispetto al dialogo tra Stato centrale e periferia

Un governo che riconosca l’importanza strategica degli enti locali per lo sviluppo del Paese, tante volte invocato dall’Anci, non è più una chimera.
Il premier incaricato Enrico Letta, sciogliendo la riserva sulla sua investitura da parte del Capo dello Stato, ha lanciato un messaggio di cambiamento rispetto al dialogo tra Stato centrale e periferia. Lo ha fatto indicando come ministri, in dicasteri strategici come gli Affari regionali e lo Sviluppo Economico, il presidente dell’Anci Graziano Delrio e il delegato Anci all’Immigrazione Flavio Zanonato, sindaci di Reggio Emilia e Padova.
Un riconoscimento, questo, che arriva in un momento delicatissimo nei rapporti tra centro e periferia, con questioni ancora aperte e cruciali per consentire una reale ripresa del Paese. Tra queste, l’attuazione del Federalismo fiscale, la modifica del Patto di stabilità, il riconoscimento dell’autonomia dei diversi livelli di governo. Tradotto in modo più pragmatico, si parla insomma della possibilità per i Comuni e gli enti locali di riprendere gli investimenti, di Imu, di Tares.
Un compito, quello al quale i due massimi esponenti dell’Anci dovranno contribuire ad assolvere, tutt’altro che semplice. Lo stesso Zanonato, poche ore dopo la nomina, né è consapevole: ‘Credo sia necessario – dice alle agenzie – che questo governo riesca a portare fuori il Paese dalla situazione di emergenza economica che sta creando danni molto pesanti al tessuto delle imprese ed alle famiglie. Sento il peso di una responsabilità così delicata ma credo che con il concorso di tutti sapremo fare un lavoro utile per il Paese”. (mv)
Ma chi sono i due nuovi ministri-sindaci? Di seguito una breve presentazione:

Graziano Delrio
Cattolico e padre di nove figli, primo sindaco di Reggio Emilia, dal dopoguerra ad oggi, a non aver militato nel Partito comunista, medico endocrinologo e da un anno presidente dell’Anci, Graziano Delrio e’ il nuovo ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.
Nato a Reggio nell’Emilia, il 27 aprile 1960, Delrio è docente e ricercatore all’Università di Modena e Reggio Emilia ed ha perfezionato i suoi studi fra la Gran Bretagna ed Israele; è inoltre autore di una produzione scientifica di rilievo che lo ha portato a tenere seminari in America ed in Europa. Ha fondato e presieduto l’Associazione Giorgio La Pira, con cui ha promosso numerose iniziative culturali ed allacciato rapporti con il Medioriente.
Ha ricoperto il suo primo incarico istituzionale nel 1999, subentrando al consigliere comunale Giuseppe Davoli, che si dimise perché assunse l’incarico di assessore in Giunta. Graziano Delrio quindi, primo dei non eletti, prese il suo posto come consigliere comunale a Reggio Emilia per il Partito popolare italiano. Nel 2000 diventa Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, sempre per il Partito popolare italiano, con oltre 4000 preferenze. In Consiglio regionale ha presieduto la commissione Sanità e politiche sociali. Nel 2001 ha aderito alla Margherita.
Alle elezioni comunali del 12 e 13 giugno 2004 è eletto sindaco di Reggio Emilia al primo turno con il 63,2% dei voti. Alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009 è stato riconfermato sempre al primo turno con il 52,5 % dei voti.
Delrio è stato vicepresidente dell’Anci dal 2005 al 2011. Dal 5 ottobre di quello stesso anno ne diventa Presidente, succedendo a Sergio Chiamparino.
E’ membro della Conferenza Stato-Citta’ ed Autonomie locali. Presiede la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera ‘L’Italia sono anch’io’ promossa da una ventina di associazioni della societa’ civile.

Flavio Zanonato
Nato nel 1950, è attualmente sindaco di Padova. E’ stato consigliere comunale e segretario provinciale del Pci. La sua carriera politica prosegue a Roma: Piero Fassino lo porta nella Direzione nazionale del partito. A Botteghe Oscure ricoprirà la carica di direttore del settore immigrazione ed emigrazione. Nel 1993 diventa per la prima volta sindaco di Padova, in seguito ad un accordo tra le diverse forze politiche, in un delicato momento politico, a causa delle inchieste di Tangentopoli. Verrà quindi rieletto sindaco nel 1995, quando viene utilizzato il sistema dell’elezione diretta, e ricoprirà questa carica per quattro anni. Nel 1999 si candida alla riconferma, ma viene battuto al ballottaggio da Giustina Mistrello Destro. Il 13 giugno 2004 il confronto elettorale si ripete: Zanonato è eletto sindaco di Padova al primo turno con il 53,4% delle preferenze. Il 22 giugno 2009 è riconfermato sindaco di Padova ottenendo il 52% delle preferenze contro il 48% del candidato del centrodestra Marco Marin.
Nell’Anci ricopre la carica di delegato alla Sicurezza e all’Immigrazione.


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