Squinzi: debiti della Pa? Ci aspettavamo di più su tempi rapidi e risorse alle imprese

Fonte: Il Sole 24Ore

«L’interesse del Paese in questo momento richiede come priorità assoluta quello di concentrarsi sull’economia reale. Non è pensando di andare a rivotare che che noi saremo al riparo dalla speculazione internazionale». Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, incontrando i giornalisti a Palermo. «Noi dobbiamo prendere immediatamente dei provvedimenti precisi – ha detto – per permettere all’economia reale di svoltare. Nella seconda parte dell’anno tutti pensiamo ci sarà una ripresa, ma se continuiamo a temporeggiare con dibattiti di tipo politico istituzionale rischiamo di non poterla agganciare». Il presidente degli industriali ha sotolineato che «non è pensando di andare a rivotare tra sei mesi, che noi saremo al riparo dalla speculazione internazionale. Dobbiamo immediatamente prendere dei provvedimenti precisi per permettere all’economia reale di svoltare», è il monito di Squinzi.

Terapia d’urto nei primi 100 giorni
«Certamente suggeriamo una terapia d’urto nei primi cento giorni del nuovo governo che porterebbe alla fine dei cinque anni una crescita che può arrivare al 3 per cento e che ridurebbe il debito della nostra amministrazione, ma soprattutto porterebbe alla creazione di 1,8 milioni di posti di lavoro», ha detto il presidente degli industriali. «Noi abbiamo preparato un progetto per l’Italia che deve crescere e ci sono una serie di interventi che avevamo definito di ‘terapia d’urto’ nei primi cento giorni, che essenziamente incidono sul costo del lavoro. Abbiamo anche una serie di altri provvedimenti che noi suggeriamo al nuovo Governo».

Imprese creditrici della Pa: il Cdm non ha adottato il provvedimento nella sua interezza
«Siamo delusi perché il Consiglio dei ministri non ha adottato il provvedimento per le imprese nella sua interezza come noi, invece, ci aspettavamo. Ma prima di dare un giudizio definitivo aspettiamo di vedere quali saranno le procedure e solo dopo ci esprimeremo in maniera definitiva», ha detto il presidente di Confindustria parlando del provvedimento annunciato ieri dal Consiglio dei ministri che prevede il pagamanto di 40 miliardi di euro per le imprese creditrici della pubblica amministrazione, in due tranche annuali da venti miliardi ciascuno. «Il provvedimento sul pagamento immediato dei crediti della pubblica amministrazione per 48 miliardi porterebbe nell’arco di 5 anni alla creazione di 250mila posti di lavoro. Quindi è un provvedimento che va nella direzione giusta in questo senso», ha sottolineato il presidente degli industriali.

Debiti della Pa: dato di Bankitalia inferiore alla realtà
L’analisi della Banca d’Italia che stima in 71 miliardi di euro i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi «è un dato addirittura inferiore alla dimensione reale». Il presidente della Repubblica, ha detto Squinzi, »è intervenuto in modo preciso su questo tema, così come ha fatto la Commissione europea dicendo che il nostro Paese può procedere al pagamento senza infrangere le regole dell’Unione».

Cuneo fiscale insopportabile per le aziende
«Nel nostro progetto – ha ricordato il presidente degli industriali – ci sono misure da prendere nei primi cento giorni del governo che vanno nella direzione di far diminuire il costo del lavoro, in particolare il cuneo fiscale che è arrivato a livelli insopportabili per le aziende. Ci auguriamo di poter avere un governo in tempi ristetti che possa mettere mano a quei provvedimenti che sono assolutamente necessari e prioritari per l’economia reale».

Spero in un governo stabile che abbia a cuore il paese
Ai giornalisti che gli chiedono cosa chiederebbe al nuovo Esecutivo, risponde: «Non credo che sia il mio compito esprimermi sul prossimo governo, da Presidente di Confindustria e da cittadino posso esprimere l’augurio che sia un governo che possa governare con stabilità. Un Governo di uomini di buona volontà che abbiano a cuore l’interesse del paese e l’interesse del paese in questo momento richiede, come priorità assoluta, di affrontare i problemi di economia reale.

Mi auguro una proroga di Napolitano
Per il presidente di Confindustria, poi, sarebbe auspicabile per il Paese una proroga del mandato del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. «Mi auguro una proroga del mandato, glielo ho anche chiesto personalmente – ha detto rispondendo ai cronisti a Palermo, dove si trova in visita privata – ma ha anche declinato. Credo che in questo momento sarebbe fondamentale avere una guida sicura per il nostro Paese, come quella che stiamo avendo».

Impensabile il prelievo forzoso dai conti correnti
«Cipro è un Paese decisamente diverso dall’Italia, ma dobbiamo dire e ribadire assolutamente con chiarezza che non si può pensare ad un prelievo forzoso dai conti correnti. Questo è assolutamente escluso, e credo che sulla nostra posizione ci siano tutte le componenti del mondo finanziario e produttivo», ha detto il presidente di Confindustria.

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